Nokia ha rivisto al ribasso le proprie previsioni di vendita e margini per l'anno in corso. La divisione
Devices & Services, in particolare, prevede di chiudere il secondo trimestre 2010 con vendite nette "nella parte bassa, o appena al di sotto, della forchetta indicata in precedenza e compresa tra i 6,7 e i 7,2 miliardi".
Il pessimismo della società è dettato dall'osservazione dei dati di mercato: se lo share dell'azienda finlandese in ambito smartphone si è attestato nel trimestre scorso sul
44%, incoronandola ancora una volta regina del settore, qualcosa sta cominciando a cambiare.
I prodotti Nokia
stanno infatti perdendo appeal per i segmenti più alti del mercato, quelli che assicurano i profitti maggiori. àˆ la stessa società a descrivere la situazione, affermando in una nota che i fattori negativi "includono il contesto competitivo, particolarmente nella fascia alta del mercato, e lo spostamento nel mix di prodotto verso prodotti a margine lordo un po' inferiore".
I
volumi di vendita, quindi, non diminuiscono, ma a calare sono i profitti e il
prezzo medio di vendita dei modelli, che si attesta a fine marzo a
155 Euro (un anno prima era di 190 Euro).
A pesare sulle previsioni della società è anche la
debolezza dell'Euro, che impatta negativamente sui costi, sulle spese operative e sulle tattiche di pricing globali.
Le difficoltà congiunturali, afferma la società , "stanno impattando negativamente sul business con una portata maggiore di quanto previsto in precedenza".
E intanto, il titolo perde quote in Borsa: ieri faceva registrare
-9,5% ad Heksinki.
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