▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
Homepage > Notizia

Problemi di vista? Si curano con i videogiochi

Un medico londinese del Great Ormond Street Children's Hospital, per curare l'ambliopia in un bambino, ha prescritto due ore al giorno di videogames... La singolare cura ha risolto il problema.

Autore: Santina Buscemi

Pubblicato il: 04/07/2010

Se la notizia si diffondesse anche fra i più giovani, potrebbe diventare la scusa perfetta per i ragazzini che vogliono giocare ai videogame per ore, incuranti delle lamentele dei genitori preoccupati.
Quanto accaduto a Londra lascia infatti ben sperare gli appassionati di questo hobby, attribuendo a questa attività  doti quasi miracolose.
Un medico londinese del Great Ormond Street Children's Hospital ha infatti dimostrato di credere nei benefici prodotti dai videogiochi. Per curare un'ambliopia, una malattia che rischiava di far perdere l'uso dell'occhio sinistro a un bambino, Ben, il dottor Ken Nischal ha prescritto una cura singolare.
Il piccolo Ben avrebbe dovuto giocare ai videogames, per due ore al giorno, utilizzando le console portatili.
Un modo per distrarre il bambino dalle preoccupazioni per la sua salute?
Assolutamente no. Si tratta di una cura vera e propria, che ha dato dimostrazione della sua efficacia.
Grazie alla terapia-videogioco, la capacità  visiva del bambino è aumentata del 250%, una percentuale notevole per Ben, in grado di riattivare il funzionamento dell'occhio sinistro.
L'ambliopia è chiamata anche occhio pigro, proprio a causa del fatto che il cervello utilizzato prevalentemente le informazioni provenienti da un occhio, a discapito dell'altro, che perde rilevanza, con conseguenze anche gravi. Per questa ragione è considerata una delle prime cause di deficit visivo negli under 20. Secondo alcuni dati pubblicati a riguardo, la malattia è presente in circa il 2% della popolazione e nel 4-5% dei bambini.
L'attività  suggerita al piccolo paziente del dottor Nischal era funzionale a far esercitare ambedue gli occhi.
I videogames hanno infatti la capacità  di costringere gli occhi ad effettuare continui movimenti, così da cercare il miglior punto di focalizzazione: in questo modo anche l'occhio sinistro del bambino è stato indotto all'esercizio. Con i risultati sperati.
A questo punto, si può immaginare che, grazie a questa esperienza, quando la mamma del piccolo Ben dirà  "Andiamo dal dottore", il bambino non farà  più i capricci, ma sognerà  nuove divertenti "medicine".

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di BitCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Tag:

Notizie che potrebbero interessarti: