Chissà , forse nei piani alti del quartier generale di Nokia c'era stata anche ilarità , nei confronti di quanto avvenuto a Cupertino. La sparizione del prototipo dell'
iPhone 4 e le conseguenti vicende che hanno interessato lo scoop sul nuovo dispositivo di casa
Apple sono ben vivide nella nostra mente, ma, evidentemente, non abbastanza in quelle del team management di
Nokia.
Qualcuno ha infatti "perso" un
prototipo del modello
N8, che avrebbe dovuto essere presentato alla stampa a breve.
La società finlandese aveva pubblicato sul
blog ufficiale un peculiare messaggio "Uno dei nostri bambini è scomparso", raccontando della sparizione dello
smartphone.
Il prototipo non è però sparito del tutto: è infatti misteriosamente stato consegnato al blogger russo
Eldar Murtazin. Un esperto che, "casualmente", è responsabile del sito che si occupa di recensioni
mobile-review.com.
Ad aggravare la situazione, il fatto che Murtazin avesse espresso pareri poco entusiasti del modello di Nokia riuscito ad avere in mano prima del lancio. Ciò nonostante la società non aveva minacciato l'esperto, forse perchà© poco preoccupata a causa dell'incompletezza del modello di N8
recensito.
La sola richiesta fatta a Murtazin era quella di riavere il modello, ma, nonostante l'invito dell'azienda, egli non sembrava intenzionato a rispondere.
Il suo comportamento ha quindi fatto spazientire i vertici Nokia, che hanno dichiarato di volere a tutti i costi indietro il prototipo. In caso ciò non avvenisse, l'uomo dovrebbe rispondere ad accuse di violazione della
proprietà intellettuale.
Un comunicato della società ha proprio sottolineato questo aspetto, ossia il fatto che non vi è nessuna intenzione di minare la
libertà di stampa, nà© di ostacolare mobile-review.com, ma solo di avere di nuovo il modello di N8: "Non abbiamo alcuna intenzione di far chiudere mobile-review.com, come sostenuto da alcune voci. Abbiamo chiesto a Murtazin di restituirci il prototipo, ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Abbiamo allora contattato le
autorità russe per chiedere assistenza. Lasciamo a loro la facoltà di decidere quale siano le soluzioni più appropriate al caso".
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