Il mondo del
gaming sta cercando in maniera sempre maggiore di contrastare il fenomeno della
pirateria videoludica. Le opere non originali minano, infatti, la qualità dei prodotti originali, togliendo una gran quantità di introiti alle società del settore.
Fra le misure adottate dalle aziende trova posto la nuova console di casa Nintendo. La revisione tridimensionale del
Nintendo DS, infatti, è stata progettata anche in funzione di questo scopo, ossia la lotta alla
contraffazione.
Ma cos'avrà la
3DS di tanto speciale da essere descritta dal team management della società come un prodotto a prova di pirata? Il vicepresidente esecutivo di Thq,
Ian Curran, ha spiegato di aver ricevuto informazioni sulle Drm implementate sulla nuova 3DS direttamente da Nintendo. La sua idea è che la società abbia messo a frutto esperienza e ingegno, così da sviluppare sofisticati
meccanismi anticrack.
Il manager del publisher statunitense ha infatti dichiarato: "Il problema del mercato per DS negli ultimi anni, in particolare con DS Lite è che è stato semplicemente assalito dalla pirateria. àˆ divenuto quasi impossibile movimentare un volume di
copie significativo. Il DSi ha un po' combattuto la cosa, ma il 3DS ha portato le misure antipirateria a un livello superiore".
Quali saranno queste misure?
Download e
flash card modificate del mercato pirata non avranno quindi posto nella nuova console Nintendo?
Non occorre altro che attendere la commercializzazione del dispositivo, per trarre un iniziale bilancio.
Intanto
hacker,
smanettoni e
gruppi warez si strofineranno probabilmente le mani, aspettando di sfidare le nuove misure anti-pirateria di Nintendo.
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