TechCrunch è un
blog di tecnologia molto famoso fra gli addetti ai lavori e non. Nato nel
2005 dall'idea del blogger
Michael Arrington , il sito è diventato in breve un punto di riferimento per tutto ciò che riguardava internet, computer e simili.
TechCrunch, con il passare degli anni, è diventato sempre più importante ed è stato
autore degli scoop più celebri, complice anche la sua posizione geografica
vicina alle aziende della Silicon Valley : l'ultima news di livello, ad esempio, è stato l'annuncio dell'effettivo sviluppo del
Facebook-phone .
Ma gli scoop realizzati dal blog sono innumerevoli, grazie anche allo
stile aggressivo del suo fondatore. TechCrunch, infatti, è riuscito ad attirare
centinaia di migliaia di appassionati grazie al suo tono ironico e graffiante. Da blog, appunto.
E il suo taglio informale non ha fatto altro che diventare pioniere del
nuovo modo di fare informazione sul web : non solo notizie raccontate in modo oggettivo, ma fatti analizzati quasi solo soggettivamente, con acume e senza risparmiare frecciatine e giudizi.
Così, dopo soli
5 anni di attività , TechCrunch ha attirato le attenzioni di un'azienda ben più grande, come
AOL , che non ci ha pensato due volte e si è comprata tutto il pacchetto. Perchà© era, ed è, vincente.
L'operazione ha portato nelle tasche di Arrington ben
25 milioni di dollari e lo stesso blogger ha annunciato l'acquisizione su TechCrunch: "Man mano che discutevamo con AOL cresceva in noi la consapevolezza che [l'acquisizione] sarebbe stata perfetta per entrambi. Loro posseggono già moltissimi blog tecnologici e hanno già un gigantesco comparto comerciale (anche se il nostro comunque fa un ottimo lavoro e continuerà a farlo). E AOL ha anche uno speciale gruppo dedicato agli eventi, su cui potremo contare. Da un punto di vista di prodotto e di business è una mossa perfetta".
Ma il vero punto di svolta nell'operazione, che ha interrotto le trattative con altri possibili acquirenti, c'è stato quando Tim Armstrong, CEO di AOL, ha assicurato ad Arrington che
TechCrunch avrebbe comunque mantenuto la sua indipendenza editoriale . E per "indipendenza editoriale" Armstrong intendeva anche la possibilità di criticare la stessa AOL, se TechCrunch lo avesse ritenuto giusto.
A quel punto Arrington si è ritenuto soddisfatto e ha concluso l'accordo.
Da parte di AOL, l'intesa porterà all'azienda recentemente
separatasi da Time Warner un sito molto seguito e visitato: l'intento è di attirare sempre più utenti e
difendersi dai colossi Facebook e Twitter , che catalizzano moltissimo traffico web. Per dare un'idea dell'importanza di TC basti sapere che ad agosto, in Usa, è stato il terzo blog più visitato, dopo
Engadget e
Gizmodo : la creatura di Arrington ha potuto contare su ben
3,8 milioni di visitatori unici .
Oltre a TechCrunch, poi, AOL ha messo le mani su
altre due start-up :
5min Media e
Things Labs . La prima è un r
epository video con 200mila clip che verrà "fusa" nella piattaforma esistente StudioNow, una sorta di YouTube in salsa AOL. La seconda, invece, sviluppa
tool per il social networking .
L'intenzione del colosso del web americano, quindi, è quella di reinventarsi in chiave "social". E l'acquisto di TechCrunch è sicuramente un bel colpo.
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