Il
Garante privacy ha ordinato alla
Regione Puglia di pagare una sanzione di 40.000 Euro per aver pubblicato sul sito istituzionale informazioni sulla salute di 4.500 disabili che avevano usufruito di un
sussidio per l'acquisto di un computer. Per un lungo periodo di tempo sul
sito della Regione si sono potuti consultare gli elenchi di tutte le
domande presentate per avere il contributo.
E, circostanza ancor più grave, accanto ai nomi e cognomi dei richiedenti erano associate anche le diverse patologie:
disabili dell'udito e del linguaggio, disabili della vista, disabili motori.
Pubblicando informazioni così delicate la Regione è dunque incorsa in un
illecito trattamento di dati sanitari vietato dalla legge.
Proprio in considerazione dell'evidente rilevanza sociale dell'iniziativa, l'ente avrebbe dovuto invece adottare tutte le cautele per evitare di arrecare un grave pregiudizio ai numerosi disabili che avevano fatto domanda per il sussidio diffondendone i dati sanitari in Internet.
Con l'ingiunzione di pagamento si chiude un complesso procedimento amministrativo iniziato nel 2007 che ha richiesto, oltre alla sanzione amministrativa, anche due
provvedimenti di divieto del Garante.
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