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Parla Assange "temo l'estradizione in Usa"

Dopo aver ottenuto la scarcerazione su cauzione, Julian Assange ha dichiarato di temere l'assalto degli Stati Uniti ma soprattutto l'estradizione in territorio americano.

Autore: Chiara Bernasconi

Pubblicato il: 17/12/2010

Dopo la decisione dell'Alta corte di giustizia londinese di concedere a Julian Assange la scarcerazione su cauzione, il fondatore di WikiLeaks ha dichiarato di temere l'estradizione negli Stati Uniti. Secondo l'uomo, infatti, circolerebbero voci di una sua incriminazione.
I legali americani di Assange parlano in effetti di incriminazioni già  formulate dalla giustizia americana che sta cercando di legare il destino giudiziario dell'australiano a quello di Bradley Manning, l'analista dell'intelligence militare considerato la spia di Wikileaks.
Assange, appena uscito dal carcere, ha affermato infatti di non temere l'estradizione in Svezia ma di essere molto più preoccupato di essere estradato negli Stati Uniti.
Nel frattempo il fondatore di WikiLeaks trascorrerà  il periodo degli arresti domiciliari presso la villa di Vaugham Smith, il presidente di Frontline che si era reso disponibile ad ospitarlo in caso di scarcerazione, e potrà  tornare ad occuparsi del proprio sito.



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