Dopo la decisione dell'Alta corte di giustizia londinese di concedere a
Julian Assange la
scarcerazione su cauzione, il fondatore di WikiLeaks ha dichiarato di temere l'estradizione
negli Stati Uniti. Secondo l'uomo, infatti, circolerebbero voci di una sua
incriminazione.
I legali americani di Assange parlano in effetti di incriminazioni già formulate dalla giustizia americana che sta cercando di legare il destino giudiziario dell'australiano a quello di
Bradley Manning, l'analista dell'intelligence militare considerato la
spia di Wikileaks.
Assange, appena uscito dal carcere, ha affermato infatti di non temere l'estradizione in Svezia ma di essere molto più preoccupato di essere estradato negli
Stati Uniti.
Nel frattempo il fondatore di WikiLeaks trascorrerà il periodo degli
arresti domiciliari presso la villa di
Vaugham Smith, il presidente di
Frontline che si era reso disponibile ad ospitarlo in caso di scarcerazione, e potrà tornare ad occuparsi del proprio sito.
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