Il
Wi-Fi libero in Italia dipende dal
Parlamento. Conosciamo tutti le
polemiche nate attorno all'articolo 7 del Decreto Pisanu, articolo che impone pesanti
pastoie burocratiche a chiunque voglia offrire connettività Wi-Fi gratuita e pubblica.
La questione è stata
molto dibattuta sui media, visto che la legge ha implicazioni sulla vita sociale italiana e anche in alcune branche dell'industria.
Il
Ministro Maroni è intervenuto più volte a favore dell'
abrogazione del malcapitato
articolo 7, proponendo diverse soluzioni e propugnando il
diritto al Wi-Fi libero il più in fretta possibile. Addirittura
entro il 1 gennaio 2010.
Bene, Maroni è stato di parola e il
13 dicembre scorso ha depositato un
disegno di Legge (il n°
2494) per eliminare la legislazione varata dall'
ex-Ministro Pisanu volta ad aumentare le misure di
cybersicurezza nell'era
post-11 settembre.
La notizia è senz'altro positiva, salvo per il fatto che ora il disegno dovrà passare indenne dalle
votazioni di Camera e Senato. E questo ciclo obbligato di sicuro non farà che
ritardare l'abrogazione del Decreto in questione.
La situazione politica italiana di questi tempi, poi, è
piuttosto tesa e questo non potrà che far slittare le votazioni necessarie.
Molti addetti ai lavori hanno
fatto sentire la propria voce, visto che una strada burocraticamente più breve esisteva: sarebbe bastato un
decreto apposito con decorrenza istantanea.
Forse, però, Maroni ha voluto
rispettare le idee di chi è contrario all'abrogazione, perchà© sì, esiste anche qualcuno che non vuole il Wi-Fi libero nel nostro Paese.
Diversi senatori e deputati, assieme al procuratore nazionale antimafia
Piero Grasso e le istituzioni di
Polizia, sono contrari all'emendamento.
Insomma,
la situazione resta ancora incerta con diversi elementi che vanno a comporre un quadro indefinito, quadro in cui
il Wi-Fi libero in Italia resta un'incognita.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.