Il
media player open source VLC (o
VideoLAN) è da pochi mesi disponibile su
App Store per device iOS-based. O meglio, dovremmo dire "
era" visto
Apple l'ha appena tolto dalla sua piattaforma online.
La ragioni stanno nel
contrasto fra la licenza d'uso del software, la licenza GPL, e le
linee guida di Apple riguardanti le App presenti sullo store della mela.
Per dirla tutta
Apple ha tolto VLC solo per prudenza, in attesa di portare chiarezza nella vicenda. Se mai succederà .
Ma andiamo con ordine.
Uno degli sviluppatori del programma, tale
Rà©mi Denis-Courmont, aveva scritto ad Apple sottolineando l'
incompatibilità tra la licenza GPL di VLC e il DRM di App Store: il software è open source e dovrebbe poter essere ridistribuibile liberamente senza alcun vincolo.
In particolare la licenza GPL sostiene:
- la libertà di utilizzare il programma per qualsiasi scopo;
- la libertà di analizzare il funzionamento del programma e di adattarlo alle proprie esigenze;
- la libertà di ridistribuire copie del software agli altri;
- la libertà di distribuire copie modificate agli altri;
- l'impossibilità di imporre altre restrizioni rispetto a quelle previste dalla licenza GPL.
Nonostante l'App sia distribuita
gratuitamente su App Store sappiamo bene che la piattaforma online di Apple di
vincoli ne pone parecchi: uno su tutti, l'impossibilità di ridistribuire le App attraverso altri canali.
Per ragioni sconosciute, ma intuibilissime, Apple ha preferito togliere l'App da App Store: non si sa nulla circa un eventuale ritorno di VLC nà© sulle effettive motivazioni che hanno portato Cupertino a questa scelta.
Rà©mi Denis-Courmont, in particolare,
ha segnalato la violazione di Applidium, ossia la piccola software house che si è occupata del
porting su iOS del famoso media player.
L'azienda di Steve Jobs, essendo VLC gratis, non ci guadagnava nulla e la rimozione di VLC non fa molta differenza per Apple.
Tra diritti e cavilli legali, quindi,
chi ci perde sono sempre gli utenti che si vedono negato un possibile scenario d'uso: VLC, di fatto, ora non è utilizzabile su dispositivi mobili di Apple.
Lo sbarco del software su
Cydia, ossia l'App Store "alternativo" riservato a quei dispositivi Apple su cui è stato effettuato il
jailbreak, è già avvenuto.
Questa possibilità , però, va a
ledere i diritti di Apple, visto che Cydia spesso e volentieri viola brevetti, marchi e copyright. VLC ora è libero, è vero, tuttavia non è coerente abbandonare la legalità per futili motivi scegliendo di affidarsi a un canale quantomeno sospetto.
Apple ha scelto la via più semplice, ma a perderci sono tutti: l'azienda che non ha più un'app interessante e utile, gli utenti perchà© non possono più scaricare il player, VLC che perde una vetrina importante e gli sviluppatori che hanno lavorato per nulla.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.