Ormai anche i bambini dell'asilo fanno parte della generazione
2.0 tant'è che un distretto scolastico del
Maine, negli USA, ha deciso di investire ben
200mila dollari nell'acquisto di
iPad 2 per i bambini dell'asilo.
La giustificazione della scelta è da ricondurre alla volontà di favorire l'apprendimento dei piccoli allievi della scuola: al bando quindi tappeti didattici, libri, matite colorate e tempere e largo al tablet.
A dire il vero non è la prima volta che il Maine decide di investire fondi per l'acquisto di supporti informatici per i bambini. Tra il 2002 e il 2003, infatti, distribuì dei
notebook, ma l'iniziativa ebbe scarso successo dal momento che la maggior parte dei supporti rimase inutilizzato.
Le reazioni sono state diverse, da una parte c'è stato entusiasmo, forse sull'onda della moda e del brand, ma dall'altro molte perplessità sono state sollevate da genitori e insegnanti,mentre una voce autorevole nel campo
Larry Cuban già autore del libro: "
Oversold and Underused: Computers in Classroom" (Stravenduti e inutilizzati: Computer in classe") sostiene che "Non c'è alcuna evidenza nella letteratura scientifica che dando iPad a bambini di
5 anni miglioreranno la loro capacità di lettura".
Alcune mamme contestano
l'inadeguatezza dello strumento alla conformità dei loro bambini: l'ergonomia, le dimensioni e lo schermo del tablet non si adattano alla fisicità di un bimbo così piccolo.
Alcuni insegnanti, però, hanno visto nel gadget un buono strumento per favorire la concentrazione di bambini che ormai hanno tempi di attenzione cosiddetti "
televisivi".
Il futuro dei bambini è quindi tecnologico: smartphone, notebook, console e tablet, il tutto quando una volta si usciva per strada a giocare. Con buona pace delle ginocchia sbucciate e dei pantaloni sporchi di erba per gli scivoloni sui prati.
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