Secondo gli analisti, le vendite di
iPad 2 sono sotto tono: meno di
4,7 milioni di pezzi nel primo trimestre, quando loro si aspettavano un trend che superasse i
6 milioni di tablet.
Gli eccezionali risultati di
iPhone hanno fatto sperare in altrettanto positivi risultati, e le file chilometriche fuori dagli
Apple Store agli inizi di marzo avevano ulteriormente rinfrancato gli animi, ma il dato reale ha così sorpreso gli esperti che hanno iniziato a porsi così tante domande da sollevare addirittura un vero e proprio giallo.
Le ipotesi più accreditate circa gli "scarsi" risultati, però sembra non debbano ricondursi all'indice di gradimento verso la
casa di Cupertino che da sola sta controllando l'
80% del mercato dei tablet, ma a fattori esterni, come per esempio la
lentezza nella produzione dei device, che quindi non riesce a soddisfare tutte le richieste, oppure anche un rallentamento nella produzione dovuto ai recenti fatti del
Giappone, notoriamente il maggior fornitore di
componenti elettroniche per Apple.
Molto rumore per nulla quindi, dal momento che non sono poi così preoccupati i diretti interessati, il Cfo Apple,
Peter Oppenheimer, infatti, ha dichiarato che "le vendite di iPad sono state incoraggianti", e che "abbiamo venduto tutti gli iPad 2 che abbiamo potuto produrre nel trimestre", mentre esclude che possano esserci stati problemi di forniture dovuti al terremoto in Giappone.
Tim Cook, invece, Ceo facente funzioni, ritiene le vendite di iPad addirittura
sbalorditive e dichiara che c'è un pesante carico di ordinazione che piano piano si sta cercando di smaltire.
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