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BlackBerry PlayBook, boom di vendite, ma delude

PlayBook è solo un'estensione di BlackBerry, troppo precoce il suo lancio sul mercato.

Autore: Redazione Mobile Computing

Pubblicato il: 26/04/2011

BlackBerry PlayBook ha esordito da solo una settimana sul mercato statunitense e già  ha fatto registrare livelli di vendita decisamente buoni.
Il tablet di RIM , infatti, è stato lanciato sul mercato americano il 19 aprile e solo in quel giorno ha venduto già  più di 50 mila pezzi.
Se il trend continua ad essere questo, non si esclude che BlackBerry PlayBook possa fa registrare il mezzo milione di tablet venduti entro la fine di maggio, in corrispondenza cioè con la chiusura del primo trimestre fiscale dell'azienda. Il marchio RIm sta acquisendo sempre più forza anche al di fuori della nicchia business o aziendale, conquistando sempre di più anche l'utenza consumer che sta scegliendo BlackBarry anche come valida alternativa allo strapotere Apple.
La volontà  di conquistare un pubblico sempre più variegato da parte di RIM si può vedere anche nello spot di 30 secondi in cui si mostrano tutte le varie funzionalità  di PlayBook, dalla lettura di e-book e la visione di video e film, fino alla consultazione di mappe, un prodotto completo, quindi che facilmente conquisterà  sempre più utenti.



Ma l'entusiasmo di molti, non è da tutti condiviso. In tanti, infatti, ritengono che questo nuovo tablet ricalchi l'ormai consolidata tendenza, inaugurata da Apple,  di lanciare sul mercato il quasi-pronto, ossia prodotti che dall'esterno sembrano ineccepibili, mentre poi si rivelano piuttosto carenti e deludenti.
PlayBook non soddisfa gli utenti più esigenti che ritengono questo tablet lanciato con eccessivo anticipo rispetto ai tempi di costituzione di un device di questo livello.
Lo schermo è molto piccolo, solo 7" (contro uno standard di 10"), mentre i prezzi sono allineati con lo standard Apple, il che renderebbe il tablet appetibile per i già  utenti RIM, ma non per un pubblico più vasto. L'assenza di applicazioni di svago (se si progetta per un'utenza consumer, bisogna tenerne conto) viene ovviata da una totale compatibilità  con Android, che, però arriverà  in un secondo momento.
La scelta più discutibile, però, pare essere la complementarietà  con gli smartphone di casa, le cui funzionalità  non sono disponbili su PlayBook rendendolo così solo un'estensione dello smartphone, completamente inutile se non si possiede già  un BlackBerry.
Insomma, nonostante il botto iniziale, il PlayBook sembra essere un prodotto molto discutibile su cui si auspica, che Research in Motion rimetta le mani al più presto.

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