Sembrerebbe che fra
Telecom Italia e gli altri operatori italiani (
Vodafone,
Fastweb,
Wind e
Tiscali) sia scoppiata una guerra che ha come oggetto del contendere
le nuove reti NGN, divenute negli ultimi tempi molto importanti, in quanto un loro mancato sviluppo ci porrebbe ulteriormente indietro nel settore comunicazioni rispetto alle altre nazioni europee.
In seguito alla riunione tenutasi la scorsa settimana fra gli operatori "non Telecom" è stata stilata una lettera da indirizzare alla
Commissione Europea, con lo scopo di mettere pressione all'
Agcom e cambiare il regolamento in materia di NGN. Nello specifico l'intento di questa cordata di operatori è volto a ottenere da Telecom Italia dei
prezzi più bassi per l'affitto della rete.
La risposta ufficiale di Telecom non si è fatta attendere:
Franco Bernabè, amministratore delegato della società , ha affermato in modo secco che
lo Stato deve tenersi fuori dalla trattativa. Se proprio voglia intervenire che spinga la cordata degli operatori a costruire la rete, minacciando di bloccare gli investimenti per la costituzione della rete NGN e di creare nuovi ritardi all'infrastruttura.
A questo punto questa "patata bollente" arriva nelle mani del
Ministro Romani, che ha già indetto un incontro, fissato per il 21 giugno, con la cordata degli operatori per cercare di trovare una soluzione ad un problema che potrebbe causare un rinvio nella creazione della rete NGN.
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