La Corte Suprema degli Stati Uniti dichiara incostituzionale la legge che dal 2005 vietava la vendita di game violenti ai minorenni.
Autore: Redazione Games
Pubblicato il: 28/06/2011
La Corte Suprema degli USA ha deliberato in favore dei videogame: l'organo legislativo ha, infatti, ritenuto incostituzionale la legge della California che vieta la vendita o il noleggio di titoli violenti a minorenni.
La legge è stata promulgata nel 2005 con lo scopo di proteggere i più giovani dai contenuti a volte eccessivamente violenti di alcuni game.
Questa norma voleva prevenire gli atteggiamenti violenti che a volte possono scatenarsi nei più giovani proprio a causa delle immagini a cui sono sottoposti.
La corte d'appello di San Francisco, però, non ritiene che tali tesi siano supportate da dati sperimentali e affidabili. Da questo nasce l'appello che ha portato l'intervento della Corte Suprema, in quanto la legge sul divieto e vendita dei videogame violava il primo emendamento, quello, cioè, che sancisce la libertà di espressione per tutti i cittadini, bambini compresi.
Il giudice Scalia ha giustificato la propria decisione paragonando la visione di un videogioco alla lettura di un libro: attività che entrambe scatenano emozioni, pertanto se avesse vietato uno avrebbe dovuto vietare anche l'altro.