Gli hacker di
Anonymous sono tornati a colpire: dopo l'
attacco al sito ufficiale del Vaticano, nel mirino dei pirati, questa volta, è finito il sito di
Equitalia.
Il portale è stato raggiunto da un
attacco di tipo DDoS ed è
rimasto irraggiungibile per buona parte della giornata di ieri, domenica 11 marzo. Ora tutto è tornato alla normalità .
Il gruppo di hacker ha rivendicato l'attacco e ne ha fornito le motivazioni attraverso il
proprio blog ufficiale e su
Pastebin: "siete un'anomalia tutta italiana, un'azienda in teoria pubblica che si occupa della riscossione di (presunti) tributi dovuti all'
Agenzia delle Entrate, che attuate con una ferocia inaudita e con pratiche quantomeno opinabili".
Anonymous ha inoltre accusato il gruppo di abusare di "poteri smisurati" e di poca trasparenza: "è ormai conclamato il fatto che personaggi illustri, con potere politico o comunque di riguardo ricevano trattamenti preferenziali e dispari".
I pirati hanno inoltre ricordato a Equitalia che impiega lunghi tempi per le notifiche, facendo così "lievitare a dismisura gli interessi dovuti".
Il messaggio si conclude così: "Ebbene gli Italiani sono stanchi dei vostri abusi e delle vostre vessazioni e noi come sempre intendiamo dar loro voce".
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