Google è stata multata di 25.000 dollari dalla
Federal Communication Commission (FCC) per aver ostacolato l'indagine sulla
raccolta illegale di dati personali attaverso le reti WiFi aperte, dati catturati nel corso della mappatura per il servizio
Street View.Il caso era iniziato nel maggio del 2010 e aveva innescato subito una serie di proteste
in tutto il mondo. Google da parte sua aveva subito riconosciuto che tra il 2006 e il 2010, le auto inviate a fotografare le strade per Street View avevano catturato alcuni dati personali attraverso l'intercettazione delle connessioni WiFi.
"La maggior parte dei dati sono frammentari, ma in alcuni casi, intere e-mail e URL sono stati catturati, così come le password,"
Google aveva ammesso nel mese di ottobre del 2010, e si era impegnata a far sì che in futuro non si potesse ripetere un simile incidente.
La FCC aveva comunque
avviato un'indagine per valutare se questa "inavvertita" collezione di dati potesse rientrare nella legge sulle intercettazioni elettroniche. E dopo una lunga indagine, la
FCC concluse che le prove non sono sufficienti a dare un giudizio di colpevolezza definitivo, ma ha comunque deciso di sanzionare il gigante di Mountain View per aver
"volutamente ritardato e ostacolato" l'inchiesta, rifiutandosi di dare le generalità e i contenuti delle email personali di alcuni dipendenti coinvolti nel caso.
"Abbiamo lavorato in buona fede per rispondere a tutte le domande della FCC nel corso dell'indagine, e siamo lieti che alla fine ha stabilito che noi avevamo rispettato la legge", ha dichiarato un portavoce di Google.
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