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Intel, batterie alternative per abbassare i costi degli ultrabook

La strada verso il successo per i nuovi ultrabook di Intel passa per il rinnovamento dei sistemi di alimentazione a batteria. Il chip maker propone nuove soluzioni con maggiore autonomia e prezzi inferiori.

Autore: Daniele Preda

Pubblicato il: 22/05/2012

Intel porta avanti la propria causa e tenta di proporre nuovi standard e nuovi materiali per la realizzazione di batterie compatte e a basso costo per dispositivi mobile. Una standardizzazione del mercato degli accumulatori porterebbe a una semplificazione nella gestione dei ricambi e delle diverse parti. Una riduzione dei costi, inoltre, permetterebbe l'abbassamento di prezzi degli ultrabook, fortemente voluti e pubblicizzati dal chip maker.
La creazione di moduli uguali permetterebbe una produzione lineare da parte di più aziende, consentendo una riduzione dei prezzi al pubblico.
intel-batterie-alternative-per-abbassare-i-costi-d-1.jpgAl momento le batterie destinate a tablet e ultrabook sono costruite ad hoc per ogni tipo di prodotto, dettaglio che ne rallenta la produzione in serie e complica il lavoro dei rivenditori. Attualmente, Intel sta adottando soluzioni con spessore di 14 mm, che tuttavia non garantiscono autonomia elevata e risultano particolarmente costose.
Per abbassare il prezzo delle proprie soluzioni ultrabook, Intel sta portando avanti una minuziosa ricerca di componenti alternativi e batterie con un migliore rapporto prezzo/autonomia. Tra le attuali tecnologie risultano particolarmente interessanti le batterie cilindriche 16650, attualmente disponibili in quantità  molto limitata e caratterizzate da un diametro di 16 mm. Una seconda alternativa è costituita dalle batterie prismatiche agli ioni di litio, leggermente più costose delle precedenti, ma sempre più economiche delle attuali varianti in uso.
intel-batterie-alternative-per-abbassare-i-costi-d-2.jpgQueste versioni hanno dimensioni di 60x80 mm e uno spessore di circa 6 mm. Oltre al formato interessante, bisogna rilevare che gli accumulatori prismatici risultano attualmente prodotti da diversi fornitori e quindi sono più facilmente reperibili.
Attualmente, un'adozione di massa sembra difficile, dato che ogni tipo di nuovo dispositivo deve superare numerosi test e risultare idoneo per l'impiego previsto. Per il momento, Lenovo e HP hanno presentato alcune soluzioni con celle prismatiche, mentre Acer impiega le batteria 16650 per i più recenti ultrabook di propria produzione.

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