Se soltanto pochi anni fa i televisori
Full HD (cioè con risoluzione di
1.920 x 1.080) erano rari e costosi, oggi anche televisori economici possono fregiarsi del marchio. I produttori devono perciò proporre qualcosa di più per distinguere i loro modelli di punta.
Già da tempo alcuni produttori hanno cominciato a proporre display con risoluzione
maggiore del Full HD (per esempio il
Toshiba 55ZL2, nella foto sotto).
Finora i produttori di questi display ad altissima definizione si erano orientati su uno
standard non ufficiale chiamato
4K (sigla corrispondente alla definizione di
4.096 × 2.160, anche se sul mercato esistono display che si autodefiniscono 4K ma hanno una definizione leggermente inferiore, 3.840 × 2.160).
Ora pero la
CEA (Consumer Electronics Association, organismo che definisce gli standard per l'elettronica di consumo negli Stati Uniti) ha ufficializzato uno standard per l'altisisma definizione, battezzandolo
Ultra HD.
Per potersi fregiare del marchio Ultra HD, un televisore dovrà avere una definizione minima di
3.840 × 2.160, avere un rapporto di aspetto di
16:9, e disporre di almeno un ingresso video digitale in grado di ricevere un segnale alla risoluzione di 3.840 × 2.160 e visualizzarlo sullo schermo in modo nativo, senza conversioni.
Va fatto notare che, mentre esistono sul mercato diversi televisori che possono fregiarsi della qualifica di Ultra HD,
non esiste alcun dispositivo con uscite video a una tale risoluzione. Per il momento, quindi, i televisori possono sfruttare al massimo la loro risoluzione solo visualizzando foto digitali.
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