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Huawei tenta di contrastare le accuse di spionaggio

L'azienda cinese offre accesso illimitato al proprio software per dimostrare l'infondatezza delle accuse di spionaggio espresse dal Congresso USA.

Autore: redazione IT Tech & Social

Pubblicato il: 25/10/2012

Per dimostrare che le accuse di spionaggio a favore del governo cinese sono false, Huawei è disposta a consentire accesso illimitato al proprio software.
Secondo alcune indiscrezioni, l'indagine condotta dal governo americano non avrebbe trovato traccia di quell'attività spionistica che l'azienda cinese (insieme a ZTE) è accusata di aver praticato, e che secondo la commissione del Congresso USA sullo spionaggio meritava l'esclusione della società cinese dalla possibilità di operare per conto dello Stato e di effettuare acquisizioni e fusioni in territorio USA.
Ma Huawei intende fugare ogni dubbio, e così, per bocca del suo dirigente australiano John Lord, ha dichiarato: "Huawei è disposta a offire un accesso completo e illimitato al codice sorgente del nostro software e al nostro equipaggiamento".
Anche se il grosso delle attività di Huawei si svolge ancora nel continente asiatico, le accuse di spionaggio le hanno fatto perdere commesse non solo negli USA, ma anche in paesi alleati come il Canada e l'Australia. Non c'è da stupirsi, quindi, che voglia far riconoscere al più presto la propria innocenza.

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