A soli due mesi dall'uscita,
Nintendo è stata costretta a rivedere le
previsioni di vendita della sua nuova console, la
Wii U.
In effetti i numeri non sono promettenti: finora sono state vendute
3,06 milioni di console Wii U, che entro marzo diventeranno circa 4 milioni, molto meno dei
5,5 milioni previsti inizialmente per la fine del trimestre.
Quel che è peggio è che anche la console portatile
Nintendo 3DS segna il passo, e le vendite previste entro marzo dovrebbero essere di
15 milioni di esemplari al posto dei
17,5 milioni previsti.
Complessivamente le previsioni di vendita sono state
abbassate del 17%.
Nintendo era tornata
in attivo negli ultimi nove mesi del 2012, anche grazie al
ribasso dello yen che favorisce gli esportatori giapponesi.
C'è chi attribuisce gli scarsi risultati ai
difetti di Wii U, che sarebbe una console non del tutto riuscita, troppo complicata per i neofiti ma non sufficientemente sofisticata per i giocatori accaniti. Di recente i dirigenti di
Electronic Arts hanno affermato di non considerare Wii U una console di
quarta generazione, un giudizio pesantemente negativo.
Il calo delle vendite potrebbe però anche essere il sintomo di una
tendenza generale, cioè il passaggio dei giocatori casuali dal mondo delle console a quello di
tablet e smartphone.
Del resto, lo scorso Natale è stato un disastro in temrini di vendite, e ancora non si sa come si comporteranno le nuove console di
Sony e
Microsoft, che usciranno entro quest'anno.
In ogni caso
Satoru Uehara, amministratore delegato di Nintendo, ha dichiarato che non ricorrerà a un
ribasso dei prezzi per stimolare le vendite della console: Wii U è già venduta quasi a prezzo di costo, e un ribasso rischierebbe di incidere sui guadagni più di quanto non facciano le scarse vendite.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.