Tremila studenti, insieme a 600 genitori, coinvolti nel progetto “
Occhi in rete”, promosso da
Roma Capitale, in collaborazione con la Polizia di Stato e il patrocinio del Ministero della Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L'iniziativa punta a diffondere tra i minori e i loro genitori una maggiore consapevolezza dei rischi della rete, con un percorso di educazione digitale per l’utilizzo responsabile del web, pensato su misura per le nuove generazioni.
“
Occhi in rete” vuole, infatti, sensibilizzare i genitori ad avere un ruolo più attivo nella sicurezza dei propri figli, fornendo loro alcuni semplici consigli che vanno dalle procedure per segnalare eventuali abusi a come attivare le impostazioni per la protezione della privacy a seconda delle fasce d’età e a conoscere la pericolosità dei siti internet.
L’iniziativa
avrà durata di 4 mesi per un totale di 120 giorni e coinvolgerà venti istituti scolastici di Roma. Il calendario prevede, dunque, circa venti incontri didattico-formativi, che si svolgeranno parallelamente per alunni ed adulti.
Questo progetto vuole evidenziare i pericoli per i ragazzi, ma anche un uso più consapevole degli strumenti di socializzazione (e-mail, social networks, chat, forum e blog). Attraverso, poi,
dei questionari sarà possibile fornire dati ed informazioni indispensabili per meglio individuare le criticità e definire le future modalità e metodologie d’intervento nel delicato ambito dell’educazione digitale dedicata ai ragazzi.
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