A seguito dell'attacco hacker ai server del sito di incontri
Ashley Madison, avvenuto lo scorso mese di luglio, si sarebbero tolte la vita 3 persone.
Nello specifico, si sarebbero suicidate 2 persone in Canada e una negli Stati Uniti, dopo che i loro dati sono stati pubblicati online.
La polizia di Toronto ha comunque sottolineato che sono ancora in corso le indagini per confermare l'effettivo legame tra il suicidio delle persone e la diffusione delle loro informazioni personali.
Nel frattempo, la società canadese che gestisce il sito di incontri, di proprietà di
Avid Dating Life e Avid Life Media, ha offerto una
ricompensa di 500mila dollari a chiunque sia in grado di rintracciare i responsabili dell'attacco informatico, attraverso il quale sono stati
sottratti i dati di 32 milioni di utenti.
Tra i dati sottratti e pubblicati sul 'deep web', l'Internet parallelo cui si accede con un particolare software, ci sono
nomi, indirizzi email, numeri di telefono e preferenze sessuali degli iscritti, tra cui è possibile annoverare anche
funzionari governativi e di istituzioni americane ed europee.
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