Dopo Facebook, anche
Google ha dichiarato di voler cercare di arginare gli
estremismi e il terrorismo.
Il primo metodo è quello di utilizzare intelligenze artificiali basate su
machine learning: queste vengono adottate da Big G anche per individuare e
bloccare i video identificati come
propaganda estremista o di istigazione a comportamenti pericolosi o criminali.
Un altro adeguamento che riguarda
YouTube è l’aumento del personale dedicato alla
moderazione e alla revisione delle scelte operate dall’IA, tramite la collaborazione con ulteriori 50 ONG, che si aggiungono alle 63 già operanti. Il terzo step riguarda i video “al limite”.
Su
YouTube i contenuti con posizioni estreme saranno indicati da una
sovrimpressione e non potranno essere
monetizzati, né tanto meno potranno essere
commentati.
In poche parole, saranno fortemente
penalizzati: “pensiamo che questo dia il giusto equilibrio tra libertà di espressione e accesso all’informazione senza promuovere punti di vista estremamente offensivi”.
Google ha inoltre annunciato che il
Redirect Method, introdotto da Jigsaw ed utilizzato da mesi negli USA, sarà adottato più estensivamente anche in
Europa.
Nello specifico, si tratta di una tecnologia che, similmente all’esperienza pubblicitaria personalizzata, suggerirà al potenziale interessato ad unirsi alla causa estremista,
video e
contenuti informativi.
La speranza è che questi aiutino la persona a
cambiare idea o per lo meno ad avere una visione globale della situazione.
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