TravelMate 8572G rappresenta l'ultima evoluzione dei notebook ad elevata autonomia Acer TimeLineX. In questo caso si tratta di una
declinazione per il mercato mainstream, per la fascia professionale, come sottolineato dall'appartenenza alla famiglia TravelMate, piuttosto che a quella Aspire.
Anche l'estetica, molto lineare e semplice, denota un'anima improntata sul lavoro e sull'esecuzione di applicativi da ufficio. Lo chassis è di colore nero satinato, costruito con particolare attenzione per i dettagli e una più che discreta cura dell'assemblaggio. I materiali plastici che contraddistinguono la scocca sono piacevoli al tatto e conferiscono un feeling e una robustezza complessiva di buon livello.
Sul fronte dell'ergonomia d'uso, dobbiamo segnalare
una tastiera non proprio allineata alle nostre aspettative e qualitativamente inferiore rispetto agli altri comparti del notebook. Pur essendo di dimensioni adeguate e capaci di restituire un feedback piacevole durante la digitazione,
abbiamo potuto constatare un'eccessiva flessibilità del piano di appoggio, che porta a una flessione generale della tastiera durante l'uso.
La disponibilità di un tastierino numerico semplifica le operazioni di inserimento numerico,
ma ha compromesso le dimensioni dei tasti direzionali e del tasto di invio, un po' scomodi da usare.Il touchpad è piuttosto preciso e scorrevole, è possibile puntare un oggetto senza difficoltà e selezionarlo tramite i due pulsanti adiacenti.
Tra i due tasti del mouse si trova il sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali, dettaglio che consente di incrementare la sicurezza nelle operazioni di logon e cifratura dei dati contenuti nel PC.
[tit:Potenza e sostanza]Questa versione di TravelMate è dotata di un "motore" di tutto rispetto e sfrutta componenti di recente introduzione sul mercato. La piattaforma, gestita dal chip
Intel HM55, è ben bilanciata e prevede l'integrazione di processori Core i3 e Core i5, in base alla versioni disponibili. Nel dettaglio, il sample che abbiamo ricevuto differisce leggermente dai modelli che saranno distribuiti sul mercato e integra una
CPU Core i7 620M. Si tratta di un processore molto potente, con frequenza operativa di 2,67 GHz e 4 MByte di Smart Cache. I nuclei operativi integrati sono due, per una gestione parallela di quattro Thread, grazie al supporto Hyper Threading, utile per accelerare le applicazioni più esigenti. Si tratta di una CPU con TDP massimo di 35 W, capace di gestire moduli di memoria SDRAM DDR3 a 800 o 1.066 MHz e
munita di sezione grafica integrata Intel HD.
La sezione video viene attivata in condizioni di lavoro con accumulatore interno, per preservare le batterie e assicurare performance generali di buon livello.
Si tratta di un acceleratore video con frequenza base di 500 MHz, capace di assicurare una buona qualità grafica, accelerazione 2D e per video in alta definizione, ma decisamente carente sotto il profilo delle performance 3D.
Proprio per questo, la configurazione TravelMate 8572G è dotata anche di un acceleratore discreto nVidia GeForce GT 330 M, che si attiva quando il notebook lavora con alimentazione a 220 V, oppure su richiesta,
premendo l'apposito pulsante sul lato superiore. Si tratta di una GPU munita di 48 Cuda Core, compatibili DirectX 10.1, con un clock di 575 MHz e una frequenza degli Shader di 1.265 MHz. Questa soluzione è affiancata da 1 GByte di memoria SDRAM DDR3, interfacciata tramite un bus dedicato a 128 bit.
Questo acceleratore è capace di assicurare velocità di esecuzione adeguate per l'esecuzione di applicativi e giochi che fanno uso di elementi grafici 3D, anche piuttosto complessi.
La GPU nVidia, anche se incapace di gestire le recenti API DirectX 11, si è dimostrata ideale per l'esecuzione a pieno schermo di ambienti virtuali, lavorando alla massima risoluzione permessa dallo schermo da 15,6" e retroilluminazione a LED, che è di 1.366x768 pixel. Per poter lavorare a risoluzioni maggiori, è possibile collegare monitor e proiettori tramite porta VGA, per raggiungere risoluzioni massime di 2.048x1.536 pixel.
Peccato per l'assenza dell'output in alta definizione HDMI, che avrebbe semplificato la connessione di TV e monitor LCD di grande formato e l'utilizzo di alcuni videoproiettori.
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