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L'informazione sul coronavirus passa per le chat

WhatsApp e Facebook Messenger vogliono diventare canali informativi migliori per le fonti attendibili sul coronavirus

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 23/03/2020

In queste settimane in rete non mancano certo informazioni, notizie e annunci riguardanti il coronavirus. Il problema è che non tutte sono davvero attendibili, specialmente nel mare magnum dei social network. Alcune realtà hanno deciso di affrontare la questione favorendo la diffusione di notizie e informazioni verificate. Puntando anche sul coinvolgimento di organizzazioni di primissimo piano.

Facebook ha seguito questa linea guida ed è intervenuta su quelle che sono le sue principali piattaforme di comunicazione. Ossia WhatsApp e Facebook Messenger. Per WhatsApp scende in campo direttamente l'Organizzazione Mondiale della Sanità. O meglio la World Health Organization. Facebook e la WHO hanno dato vita a un bot battezzato WHO Health Alert.

Si tratta di un bot che fornisce informazioni di base e statistiche aggiornate sulla pandemia da coronavirus. Presenta un piccolo menu di opzioni tramite cui dialogare con il bot. E ricevere ad esempio informazioni su come proteggersi dal contagio. O le ultime notizie sull'andamento della pandemia nel mondo. Oltre a - particolarmente utile - usa sezione che "smonta" le bufale del momento su Covid-19.
Come puoi aiutare la ricerca scientifica sul coronavirus, semplicemente usando una applicazione di elaborazione distribuita
Il lavoro su Facebook Messenger ha una impostazione diversa. È l'avvio di un programma orientato a mettere in contatto gli sviluppatori e le software house che hanno creato servizi basati su Messenger con le organizzazioni sanitarie delle pubbliche amministrazioni e degli enti governativi e internazionali. Il programma ha lo scopo di semplificare la creazione di servizi, specie bot, di informazione per Messenger. Gli enti possono contattare sviluppatori e software house per creare bot informativi mirati. Che diano informazioni o rispondano a questiti sul coronavirus.

Come nel caso di WhatsApp, l'idea di fondo è fare in modo che le fonti attendibili di informazione possano raggiungere più facilmente il grande pubblico. Esattamente là dove si trova, ossia nelle chat. Cosa che di norma richiederebbe, per gli enti, tempo e investimenti. Facebook intende velocizzare il processo, oltre le software house coinvolte lavoreranno gratis a questi progetti.

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