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Kaspersky: coronavirus usato per attacchi malware

Con la diffusione dell'epidemia da Coronavirus e una presenza massiccia di notizie a tema, le truffe digitali riescono a sembrare sempre più convincenti.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 02/04/2020

La pandemia da coronavirus sta colpendo non solo le persone, ma anche le aziende di tutto il mondo, esercitando particolare pressione sulle organizzazioni che si occupano di commercio a livello internazionale.
I criminali informatici non si sono lasciati sfuggire l’occasione; i ricercatori di Kaspersky hanno scoperto che i cybercriminali nelle ultime settimane hanno iniziato a usare attivamente l'argomento Covid-19 per diffondere malware, come backdoor e spyware.  
I cybercriminali che sviluppano attacchi di phishing da tempo utilizzano email false, come finti ordini o prenotazioni, per colpire il settore logistico delle aziende, prendendo di mira diverse organizzazioni e diffondendo malware negli allegati di posta elettronica. Più le email assomigliano a possibili comunicazioni reali, con informazioni all’apparenza corrette, più riescono ad ingannare le vittime che le ricevono.   
Questo tipo di phishing è particolarmente pericoloso per chi lavora all’interno di organizzazioni che si occupano della vendita di merci e che spesso ricevono richieste di forniture e ordini vari. In contesti di questo tipo è difficile stabilire se una email sia reale o meno, anche per i dipendenti più attenti e scrupolosi; per questo motivo questo tipo di truffa digitale continua a diffondersi.  
In casi più recenti, i criminali informatici hanno fatto riferimento, all’interno di false email, a fantomatici problemi di consegna di merci causati proprio dalla diffusione della pandemia: può trattarsi di una comunicazione relativa ad un fornitore in Cina che non è in grado di produrre i prodotti in tempo, oppure di una richiesta di verifica che il destinatario riceve per sapere se sia effettivamente in grado di evadere l'ordine che era stato accettato. In alcuni casi, i cybercriminali possono anche fare riferimento alla necessità di avere feedback urgenti, mettendo ulteriormente sotto pressione le vittime.  
Lo scopo principale di questo tipo di email è quello di indurre il destinatario ad aprire un allegato malevolo, portando all’infezione del dispositivo in uso e dando così ai criminali informatici il controllo da remoto della macchina o addirittura l'accesso ai sistemi informatici dell'organizzazione. Per indurre le vittime a compiere questa azione, i criminali informatici chiedono alle stesse di controllare fantomatiche informazioni sulla consegna, sul pagamento o i dettagli dell'ordine che sembrano trovarsi proprio all’interno dell’allegato.   
"Queste tipologie di attacco di phishing non sono così diffuse come quelle che siamo abituati a vedere di solito, ma spesso si concentrano in modo mirato su un gruppo di organizzazioni. La migliore protezione per questo tipo di cyberminaccia è una soluzione di sicurezza adeguata, in grado di rilevare diversi tipi di minacce digitali contenute all’interno degli allegati, grazie alla disponibilità di un database di catalogazione di questi tipi di truffe. Un altro consiglio che possiamo dare è quello di prestare sempre attenzione e di osservare con calma i dettagli, una buona abitudine che dobbiamo adottare indipendentemente dalle circostanze esterne”, ha commentato Tatyana Shcherbakova, Senior Web Content Analyst di Kaspersky.

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