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Guai per Apple UK per la pubblicità  sulla velocità  dell'iPhone3G

L'Agenzia britannica per gli standard pubblicitari (Asa) ha presentato oggi un reclamo per la pubblicità  di iPhone3G di Apple, ritenendo ingannevole la descrizione della velocità  a cui il dispositivo può operare.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 27/11/2008

L'Agenzia britannica per gli standard pubblicitari (Asa) ha presentato oggi un reclamo per la pubblicità  di iPhone3G di Apple, ritenendo ingannevole la descrizione della velocità  a cui il dispositivo può operare.
La pubblicità  televisiva, secondo cui Internet su IPhone è "veramente veloce", mostrava un'inquadratura ravvicinata del caricamento di una pagina Web sul telefonino, il download di un file e l'utilizzo di Google maps, con tempi di attesa di una sola frazione di secondo.
Ma alcuni telespettatori si sono rivolti all'Asa dicendo che la pubblicità  era ingannevole, poichà© esagerava la velocità  di iPhone 3G.
In risposta al reclamo, Apple Uk ha dichiarato che le affermazioni della pubblicità  avevano "un valore relativo, non assoluto", ed erano da intendersi in confronto al precedente iPhone 2G.
Apple ha fatto notare che, dato che i dispositivi di terza generazione operano effettivamente a velocità  molto più elevate, la pubblicità  non era ingannevole, riporta la relazione dell'Asa, aggiungendo che Apple ha sostenuto che "un telespettatore medio si rende conto che uno spot di soli 30 secondi ... è semplificato per poter dare un'idea del prodotto".
Ma l'agenzia UK Asa ha decretato che lo spot non dovrà  più andare in onda in quella forma, perchà© molti utenti potrebbero non essere pienamente consapevoli delle differenze tecniche tra i diversi tipi di tecnologia. Anche se nella pubblicità  appariva sullo schermo la scritta "la performance della rete potrà  variare a seconda del luogo in cui ci si trova", Asa ha dichiarato che le immagini, associate alla ripetizione delle parole 'davvero velocè, avrebbero potuto far credere ai consumatori potenziali che il telefono operasse davvero alla velocità  mostrata in tv.
"Poichà© abbiamo appurato che non è così, abbiamo concluso che si trattava di pubblicità  ingannevole", ha dichiarato l'Asa.

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