Il business legato allo
spamming ha ripreso quota dopo una relativa flessione negli ultimi mesi dello scorso anno
Secondo una ricerca
Symantec, infatti, nei primi giorni di novembre 2008 la percentuale di spam si attestava
all'85%: il dato era improvvisamente precipitato al 50% dopo l'11 novembre, data in cui una delle principali società dedite allo spamming, la
McColo di San Jose (California), era stata obbligata a cessare le attività online, coinvolta in un'indagine che riguardava anche la diffusione di materiale pedopornografico. Nei
primi mesi del 2009, invece, lo spam è tornato a raggiungere livelli record, toccando la percentuale del
79%.
Questo perchè i numeri legati a questo business sono impressionanti: secondo una ricerca delle Università di Berkeley e San Diego, infatti, una sola campagna di spam può rendere
fino a 7000 dollari al giorno.
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