Francesco Caio, il superconsulente del Governo per la banda larga, ha consegnato al ministro
Scajola e al sottosegretario
Paolo Romani, il rapporto sulle "Opzioni di politica industriale per la banda larga", che contiene e analizza lo stato dello sviluppo delle
reti a banda larga in Italia, e le possibilità di espansione futura.
Tema centrale ripreso da Caio è come il governo dovrebbe agire per migliorare la situazione nel giro di 5-6 anni. Vi sono 3 principali ipotesi, stese in base alle potenziali ambizioni sul settore:
1)
Posizione di Leadership in ambito europeo : questo scenario prevede come obbiettivo la creazione di una rete in grado di coprire 100 città , arrivando al 50% delle case con possibilità di una connessione. Questa connessione sarebbe in fibra ottica e rame, e prevede lo scorporo dell'attuale rete fissa di proprietà Telecom Italia in diverse sottoreti. Questo scenario è stato però già criticato dall'AD di Telecom.
2)
Allineamento alla media europea, con la copertura mediante una fibra di nuova generazione del 25% delle abitazioni.
3)
Nascita di reti locali con partnership con privati, per allinearsi anche qui alla media europea. Finito il vaglio da parte del ministro Scajola la proposta arriverà al Presidente del Consiglio per un' ulteriore decisione.
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