"Quando un
operatore storico delle
telecomunicazioni decide di separare operativamente o funzionalmente le proprie attività , in accordo con l'autorità nazionale di regolamentazione, la cosa può avere considerevoli implicazioni per il
mercato interno. In questo senso è estremamente importante che la
Commissione sia coinvolta fin dall'inizio nelle discussioni e che vengano fornite
informazioni complete alla stessa Commissione e alle 26 autorità nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni; solo così, infatti, il processo di separazione può essere completato con successo nell'interesse di un'
equa concorrenza e dei
consumatori": questa la dichiarazione di
Viviane Reding, commissaria europea responsabile per la
Società dell'informazione e i media, in riferimento al
mercato italiano di telefonia.
L'
Unione Europea ha mostrato interesse per le vicende legate agli operatori di telefonia italiani, in particolare per il modus agendi di
Telecom Italia, "operatore storico", così come definito da Viviane Reding. Ha pertanto richiesto ad
AGCOM, l'
autorità italiana per le garanzie nelle comunicazioni, di notificarle tutto ciò che riguarda gli impegni assunti dall'azienda per migliorare il
sistema della concorrenza sul mercato italiano, nell'accesso a beneficio di tutti i soggetti del mercato e, in particolare, degli operatori alternativi e degli utenti.
Oltre a questo, la Commissione ha espresso preoccupazione per una presa di posizione eccessivamente "blanda" da parte dell'autorità italiana per le garanzie nelle comunicazioni: nell'analisi di AGCOM, infatti, non sono inclusi nà©
obblighi regolamentari nà© un'
analisi organica degli impegni assunti da Telecom Italia.
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