L'
Antitrust ha pubblicato i risultati dell'
indagine conoscitiva sul settore dei
micropagamenti, effettuata mediante inchieste a campione realizzate presso
banche e
Poste Italiane.
Il settore risulta essere in costante espansione, soprattutto tenendo conto della diffusione sempre maggiore degli
acquisti online, per i quali gli utenti prediligono l'utilizzo di
carte prepagate, in grado di garantire una maggiore
riservatezza durante le
transazioni. Per l'esattezza nel 2006 sono state
25 milioni le operazioni di pagamento con questo sistema.
L'indagine ha evidenziato come l'Italia sia caratterizzata da un massiccio uso di
carte telefoniche prepagate, tanto diffuse che il
valore del credito riversato in questa tipologie di carte ammontava nel 2007 a più di
8 miliardi di Euro.
Però risultati pubblicati dall'Antitrust mettono in luce una situazione in cui le
commissioni di ricarica per le carte prepagate sono spesso molto alte rispetto ad altri Paesi: la quota, infatti, può arrivare fino a 5 euro.
L'inchiesta richiama inoltre il
dibattito che sta avvenendo a
livello europeo sul possibile inserimento di
operatori telefonici mobili, diversi dagli operatori bancari, il cui ingresso aumenterebbe la
competizione nel mercato, riducendo di conseguenza le tariffe. Una tale apertura però non andrebbe solo a migliorare la situazione dei
clienti finali, ma incentiverebbe in maniera significativa l'intero
settore nazionale dei pagamenti.
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