Microsoft ha risposto alla
Commissione Europea che, in seguito alle accuse mossegli da
Opera (e altri oppositori quali Mozilla, Google, Adobe, Corel, IBM, Nokia, Oracle, RealNetworks, Red Hat e Sun Microsystems) aveva avviato un procedimento
antitrust nei confronti della casa americana.
L'oggetto dell'accusa mossa da Opera è l'integrazione fra
Internet Explorer e
Windows, che secondo la casa rivale permette a Microsoft di sfruttare la propria posizione di vantaggio nel mondo dei sistemi operativi per avere lo stesso vantaggio anche sul mercato dei browser (secondo Opera se Explorer non fosse integrato in Windows le altre interfacce per internet avrebbero una diffusione molto maggiore).
La risposta di Microsoft, la quale ricezione è stata confermata dalla Commissione Europea,
non è stata resa nota (al momento vige totale riserbo) ma sarà studiata attentamente per decidere come proseguire il caso.
La parte accusata avrà inoltre ancora il diritto di chiedere un'audizione diretta per spiegare le proprie ragioni prima che la Commissione giudicante si ritiri per deliberare, così come già aveva fatto nel simile caso legato a
Windows MediaPlayer.
I rischi per la casa di Bill Gates sono la disattivazione di IE8 su
Windows 7 (potendo nel contempo caricare un browser alternativo) o una pesante multa. Nell'uno o nell'altro caso sarebbe un'ennesima spinta verso l'erosione della sua posizione di leadership nel mercato dei browser, già attualmente minacciata da
Firefox e
Chrome.
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