Probabilmente
Shane Fitzgerald, lo studente irlandese autore dell'inganno, non pensava di ottenere tanto clamore. Eppure alla base della sua azione risiedeva la volontà di dimostrare la poca attendibilità delle fonti online. Ma veniamo ai fatti: Shane Fitzgerald, poche ore dopo la morte di
Maurice Jarre, ha pubblicato sulla pagina dedicata al musicista francese su
Wikipedia una
falsa citazione:
"Si potrebbe dire che la mia stessa vita è stata una lunga colonna sonora. La musica è stata la mia vita, la musica mi ha portato alla vita e la musica sarà la ragione per la quale sarò ricordato dopo che questa vita l'avrò abbandonata. Quando morirò sentirò un ultimo walzer nella mia mente, che solo io potrò sentire".
Numerosi quotidiani, i giorni successivi, fra cui
The Guardian,
The London Independent,
Bbc Music,
Magazine,
Daily Mail e altre testate, cercando materiale con il quale confezionare degli articoli sulla carriera del
defunto artista hanno attinto all'
enciclopedia online e hanno scelto la
frase inventata da Fitzgerard, inconsapevoli del fatto che il vero autore della frase fosse uno studente irlandese di 22 anni e non il musicista francese autore di numerose
colonne sonore di film. Quando il "mistificatore" ha svelato l'inganno, si è gridato allo scandalo: Wikipedia è nuovamente stata additata come
fonte non affidabile, ma gli stessi quotidiani hanno dimostrato di affidarsi alla rete senza apporre un
filtro di controllo a quanto pubblicato.
Un fatto curioso, che evidenzia ancora una volta la difficoltà di gestire il mare di informazioni che la rete mette a disposizione di chiunque e la necessità che la
verifica delle fonti sia attuata costantemente.
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