L'
Italia al momento non dispone un
servizio di emergenza completamente efficiente. L'allarme emerge da una
lettera di costituzione in mora inviata dal commissario per le telecomunicazioni
Viviane Reding al governo del nostro paese.
Secondo la direttiva UE
"servizio universale" (articolo 26), tutti gli Stati membri hanno l'obbligo di garantire che i servizi di soccorso conoscano l'esatta ubicazione delle persone che chiamano il numero di emergenza
112 da qualsiasi telefono.
Nel nostro paese, però, esiste ancora una zona d'ombra: è la
provincia di Salerno, nella quale
le chiamate di emergenza da telefono cellulare non permettono di identificare dove si trova il chiamante.
La Commissione europea prende atto delle misure già attuate dal governo italiano (che negli ultimi anni hanno portato ad un'estensione e ad un miglioramento del servizio), ma chiede un ultimo sforzo per implementare un sistema che sia davvero efficiente, e che copra la totalità del territorio perchè è a rischio la sicurezza dei cittadini di tutta Europa. Infatti, i cittadini, italiani e europei, in viaggio per turismo o per motivi professionali nel loro paese o in altri paesi dell'UE,
devono poter contare sulla capacità dei servizi di soccorso italiani di localizzarli quando fanno una chiamata di emergenza e non sono in grado di precisare la propria ubicazione per l'invio dei soccorsi.
L'Italia ha già ricevuto diversi
richiami ed una
sentenza della Corte di Giustizia nel gennaio scorso in merito al servizio 112.
Qualora non si conformi entro due mesi alle direttive, rischia di incorrere in una
multa.
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