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Minaccia alla privacy in rete, Facebook tra i vincitori

In occasione di “Big Brother Awards”, gli oscar che “premiano” chi danneggia il rispetto della privacy in rete, Facebook e l'onorevole Gabriella Carlucci si sono aggiudicati diversi riconoscimenti.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 25/05/2009


Facebook ha vinto. No, questa volta non ci si riferisce a numero di iscritti, competizione con gli altri social network o popolarità , ma ad alcuni riconoscimenti “in negativo”. Infatti il portale si è aggiudicato tre titoli nel corso dell'edizione 2009 dei “Big Brother Awards”, nel corso dei quali viene “premiato” chi danneggia maggiormente la privacy in rete. Il premio si svolge dal 1998, in diversi paesi del mondo: per l'Italia il concorso ha visto la cooperazione dell'associazione Winston Smith con Privacy International e altre associazioni interessate alla difesa dei diritti civili e dell'anonimato in Rete. Facebook è stata riconosciuta vincitrice di tre categorie: “Tecnologia più invasiva”, “Lamento del popolo” e “Peggiore azienda privata”. Le motivazioni alla base della scelta della giuria chiamano in causa la poca tutela dei dati degli utenti iscritti e il modus agendi a livello societario di Facebook.
Oltre al social network, sono stati premiati nella categoria “Peggior ente pubblico”, il Ministero dell'Interno, e l'onorevole Gabriella Carlucci nelle categorie “Bocca a stivale” e “Minaccia da una vita”, per alcune dichiarazioni sull'anonimato nel web e per il Ddl 2195 sul controllo della rete.
La consegna dei premi è avvenuta a Palazzo Vecchio, a Firenze, nell'ambito del convegno E-privacy 2009, tenutosi il 22-23 maggio; durante l'evento sono stati invitati i rappresentanti di ogni azienda o ente premiati.

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