L'associazione indipendente di consumatori
Altroconsumo è stata sentita dall'
Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in merito a quanto sostenuto nell'esposto dello scorso 18 marzo, cioè il superamento da parte di
Rti (gruppo Mediaset) di oltre nove punti in percentuale della soglia del 20% nel numero complessivo di programmi nazionali editi e diffusi su frequenze terrestri analogiche e digitali. La soglia è indicata nel
Testo Unico della radiotelevisione (il decreto legislativo n.177 del 31 luglio 2005), proprio a tutela del pluralismo e della concorrenza nel sistema integrato delle comunicazioni (Sic). L'esposto è stato inviato anche
all'Antitrust e alla DG Concorrenza della Commissione europea.
Proprio sul tavolo della Commissione è ancora aperto il fascicolo di procedura di infrazione contro il Governo italiano, in seguito all'esposto di Altroconsumo del 2005 per evidente duopolio televisivo e
mancanza di concorrenza nel passaggio dall'analogico al digitale.
Oggi Rti secondo i calcoli di Altroconsumo
detiene il 29,7% del totale dei programmi televisivi, essendo titolare di almeno quattordici palinsesti tv, violando così le disposizioni di legge.
L'associazione indipendente di consumatori
ha esortato l'Agcom a intervenire tempestivamente secondo il Regolamento ed esercitando funzioni e ruolo propri dell'Autorità , che prevedono la salvaguardia del diritto degli utenti a un'informazione pluralistica.
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