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In Iran la libertà  si muove con i 140 caratteri di Twitter

I dissidenti del governo iraniano e del presidente uscente Ahmadinejad stanno utilizzando Twitter per diffondere notizie e organizzare la protesta. La Rete contribuisce alla creazione di libertà  di informazione e di comunicazione.

Autore: Santina Buscemi

Pubblicato il: 16/06/2009


C'è una percentuale abbastanza alta di persone che, senza alcuna perplessità , critica a spada tratta i social network e la “dipendenza” che possono causare negli utenti. Eppure quanto sta accadendo in Iran è indubbiamente il segnale di una peculiarità  del web, ossia l'essere in grado di creare la libertà  di informazione e di comunicazione, anche ove non è possibile.
Le conseguenze dello spoglio elettorale iraniano e della vittoria del presidente uscente Ahmadinejad costituiscono uno dei temi dominanti delle agenda setting dei media di tutto il mondo: le proteste e l'accusa di brogli da parte del rivale Hossein Mousav e di una larga fetta della popolazione si stanno susseguendo e il mondo sta osservando attento l'evolversi dei fatti. Quanto sta avvenendo ha però una forte connotazione 2.0: il web si sta dimostrando un elemento fondamentale nell'organizzazione della protesta al governo iraniano. Il portale che sembra sia diventato una delle maggiori fonti di informazione è Twitter, questo anche a causa dei problemi cui è andato incontro Facebook, chiuso il 23 maggio scorso: il sito di microblogging è ormai il veicolo sul quale gli utenti si scambiano notizie su quanto sta succedendo e soprattutto organizzano la protesta.
Attivisti, giovani e adulti hanno scoperto la facilità  con cui mediante i post di 140 caratteri pubblicati su Twitter possono essere diffuse notizie sui punti di ritrovo della grande protesta che sta attraversando le strade di Teheran. La rilevanza del web ha assunto una connotazione ancora maggiore a causa del blocco della rete telefonica da parte del governo: i cittadini iraniani si sono visti bloccare il servizio sms ed in questo modo la comunicazione è andata incontro a forti difficoltà . I sostenitori di Mousav stanno quindi utilizzando internet per chiamare a raccolta il maggior numero di persone e organizzare una nuova protesta contro Ahmadinejad; in questo modo, però, è tutto il mondo che riesce a recepire informazioni e Twitter contribuisce a diffondere la verità  dei fatti, anche ove i media tradizionali non riescono a giungere.
A prescindere dall'ideologia politica di ognuno di noi, quanto sta avvenendo in Iran merita e deve avere importanza e rilievo; la storia dell'uomo è contraddistinta da numerosi episodi di lotta per la difesa dei diritti e il mondo contemporaneo non è da meno: gli uomini cercano la libertà , con tutti i modi a loro possibili e oggi internet è il mezzo di questo sacro fine.
Può accadere che la libertà  utilizzi 140 caratteri.


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