Un maturando su 3 ha scelto la traccia su i
nternet e i social network: circa il
31%, stando ai sondaggi diffusi, in attesa delle statistiche ufficiali del
Ministero della Pubblica Istruzione. La cifra, che potrebbe sembrare scontata, considerando la conoscenza che le
nuove generazioni hanno rispetto a questi argomenti, lo è soltanto in apparenza. Ad un'analisi più approfondita e mettendosi nella testa di un
adolescente, dopo aver letto le tracce e sogghignato con soddisfazione di fronte al riferimento al
web e ai
social network, identificando come semplice e a portata di mano l'argomento, solo al momento di iniziare a scrivere lo studente avrà compreso il carico di
significato che una traccia così richiede a chi decide di svolgerla.
Ebbene sì, perchè non si tratta di spiegare come funzionano
Facebook e compagni, ma riflettere sul loro autentico significato. I testi di
Bajani e
Goleman offrono stimoli e riflessioni sull'impatto delle nuove tecnologie sulla società contemporanea, al contrario
De Kerckhove e
Benkler esprimono concetti diversi: il primo invita a riflettere sui rischi connessi a questi metodi comunicativi, in riferimento alla creatività e alla libera espressione umana, il secondo sottolinea l'importanza della ricerca di fonti alternative per costruirsi un'idea su un argomento. Le citazioni di
Castells,
Artieri e
Jenkins, sottolineano invece il peso che la rete ha nella società attuale e l'impossibilità di restarne fuori. Stimoli diversi, quindi, e testi in grado di indurre una
riflessione non superficiale su una realtà che i
giovani maturandi conoscono bene. Sarà interessante sapere cosa è emerso da questi temi e cosa pensano davvero gli adolescenti di questo
fenomeno. Indubbiamente però questa traccia avrà ottenuto uno scopo: far riflettere sul mondo degli adulti e sulla necessità , una volta cresciuti, di affrontare la
vita con consapevolezza, capendo cosa sta dietro ciascuna nostra azione. Non per ninte stiamo parlando di “
Esami di maturità â€.
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