Michael Nelson, della
George Town University di Washington Dc, ha tratteggiato le linee essenziali di quello che, secondo lui, sarà lo
scenario futuro della rete: una sempre maggiore diffusione del
Cloud computing. Secondo Nelson, infatti, tra qualche anno gli utenti impiegheranno
dati e
software che risiedono nel
cyberspazio e non più nella
memoria del computer. Una nuvola di risorse informatiche, quindi, chiamata “Cloud computingâ€, basata sull'utilizzo di programmi installati in
server lontani dal Pc dell'utente, in maniera similare rispetto all'attuale gestione dei contenuti di internet. In questo modo, nei prossimi anni,
ben l'80% delle applicazioni, dei programmi di calcolo e scrittura, di immagazzinamento dati e dei software di ogni utente sarà disponibile escusivamente attraverso il Cloud computing.
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