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Ibm e un consorzio UE rivoluzionano la ricerca sul web con Sapir

Dalla collaborazione tra Ibm e un consorzio dell'Unione Europea nasce Sapir, un nuovo strumento per le ricerche internet su contenuti audiovisivi. Basandosi sull'architettura peer-to-peer, Sapir è in grado di analizzare e indicizzare materiali musicali, foto e video attraverso “descrittori base”.

Autore: Redazione Technology

Pubblicato il: 11/09/2009


Ibm e l'Unione Europea si preparano a rivoluzionare la ricerca sul web. I ricercatori dell'azienda americana, in collaborazione con un Consorzio dell'UE, hanno infatti sviluppato un motore di ricerca analitico che consente di trovare video, immagini e musica non contrassegnati con informazioni descrittive (tag), che corrispondano a dati multimediali sottoposti come query.
Il nuovo sistema è basato su una tecnologia web chiamata Sapir (Search in Audio visual content using Peer-to-peer Information Retrieval), capace di analizzare e identificare i pixel in grandi archivi costituiti da contenuti audiovisivi.
Sapir, basata sull'architettura peer-to-peer, è in grado di indicizzare archivi costituiti da  milioni elementi multimediali, estraendo da fotografie o video i “descrittori base", che comprendono caratteristiche quali il colore, il layout, le forme o i suoni. Il multimedia identificato viene automaticamente indicizzato e ordinato per essere poi facilmente reperito.
Se, ad esempio, un turista usa un telefono cellulare per fotografare una statua, Sapir ne identifica i descrittori, li confronta con le fotografie esistenti ed aiuta a identificare la statua.
Le potenziali applicazioni sono illimitate. Estendendo la potenza della scalabilità  della tecnologia, potrebbero essere analizzate caratteristiche più specifiche, in modo tale da rendere possibile fotografare un elemento di abbigliamento alla moda, visto in qualche vetrina, e scoprire in quali negozi poterlo acquistare, o usare Sapir come ausilio nell'assistenza sanitaria analizzando immagini mediche e documentazioni dei pazienti per proporre diagnosi verosimili confrontando i risultati con dati storici estratti da archivi medici distribuiti.
I file multimediali costituiscono la stragrande maggioranza dei dati disponibili su internet e, da uno studio di Idc del maggio 2009, emerge che il 95% delle informazioni in formato elettronico, come ad esempio le foto digitali, non è ben categorizzato o identificato da tag.
Le immagini, catturate da più di 1 miliardo di dispositivi nel mondo, costituiscono la parte maggiore dell'universo digitale. Sapir attinge i suoi dati da questo vasto repertorio elettronico multimediale, guidando l'utente nelle sue ricerche all'interno di esso.
Una demo di prova per il pubblico è disponibile all'indirizzo http://sapir.isti.cnr.it/index.
Il consorzio del progetto Sapir comprende: Ibm Research- Haifa, Israele; Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Italia; Max-Planck-Gesellschaft Zur Foerderung der Wissenschaften E.V. (MPG), Germania; Eurix S.R.L. (EURIX), Italia; Xerox – SAS (XRCE), Francia; Masarykova Univerzita (MU Brno), Repubblica Ceca; Telefonica Investigacion y Desarrollo sa Unipersonal (TID), Spagna; Telenor ASA (TELENOR), Norvegia; Università  degli Studi di Padova (UPD), Italia.

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