Un tempo c'erano le recensioni pungenti e severe dei
critici cinematografici, adesso ci sono
Facebook e
Twitter. Nonostante gli scritti di analisi e critica sui film abbiano ancora un posto all'interno degli inserti di cultura dei quotidiani o sorgano riviste cinefile online, c'è un nuovo fenomeno di cui, anche i dirigenti degli
studios di Hollywood iniziano a tenere conto.
Stiamo parlando dei
gruppi, dei
link condivisi e delle
pagine che si trovano su Facebook o dei cinguettii di Twitter, che fanno riferimento a tutto ciò che accade nella realtà , politica, spettacolo, amarcord, e anche film.
Sembra infatti che Hollywood abbia iniziato a monitorare il
passaparola presente sui social network, così da captare le impressioni del pubblico alle loro offerte, al di là dei dati di vendita nelle sale cinematografiche che avranno in mano.
La voce del
popolo del web costituisce un
feedback immediato, senza filtri, spontaneo di cui chi è interessato ad aumentare gli introiti e a realizzare pellicole apprezzate dal pubblico deve tener conto.
Per captare al meglio le impressioni degli utenti della rete sembra che le società si siano messe alla ricerca di
strumenti di monitoraggio e analisi dei commenti diffusi sul web. Le tecniche utilizzate in passato erano basate, ad esempio, su
sondaggi tra il pubblico,
recensioni e
focus group, così da comprendere l'andamento di una pellicola che stava per essere lanciata, adesso sembra che una serie di commenti sui portali di social network riesca a
influenzare le altre persone ad andare o no al cinema.
Sapere in anticipo quali sono i “
rumors della rete†può influenzare la casa cinematografica nel decidere
come spendere il budget, quindi se puntare ad una grossa spinta pubblicitaria o se risparmiare parte degli investimenti, per un film destinato a registrare pochi incassi perchà© magari bocciato dalla rete.
Nasce quindi la necessità di sviluppare sistemi per “tenere sott'occhio†e “origliare†quanto espresso online: ad esempio,
Fizziology, dell'agenzia di pubblicità
Bradley and Montgomery, ha lanciato un servizio che pubblica ogni settimana una
tabella che indica quali
film fanno parlare di più la gente.Inoltre, l'agenzia di marketing cinematografico
Stradella Road ha messo in luce come il
73% degli spettatori cinematografici abbia un
profilo in un portale di social network.
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