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Xbox, ambizioni oltre il gaming

I dirigenti Microsoft sono fiduciosi riguardo a Xbox Live, il servizio a pagamento legato alla consolle. E pensano già  a un portale multimediale per tutta la famiglia fatto di film, programmi esclusivi e navigazione sul web.

Autore: Andrea Sala

Pubblicato il: 19/01/2010

Microsoft è sicura che il suo servizio a pagamento Xbox Live sarà  considerato al pari della Tv via cavo: l'intento è sdoganare la consolle dal suo ruolo di "macchina per videogames", per trasformarla in un vero e proprio portale multimediale per gli adulti e, perchà© no, anziani.
La società  sta anche producendo dei propri show per gli utenti: ad esempio, è già  alla seconda stagione di "1 vs. 100", una versione interattiva di un quiz proposto dalla NBC. Ma le ambizioni sui contenuti non si fermano qui. Microsoft, riferisce Cnet, ha condotto approfondite consultazioni con la Walt Disney Company per un accordo riguardante il canale sportivo ESPN. Su abbonamento, la ESPN dovrebbe fornire eventi sportivi in diretta via streaming, attraverso il suo servizio ESPN 360, disponibile con alcuni provider di connettività  high-speed. Microsoft potrebbe creare anche dei videogames interattivi in collaborazione con ESPN. Le rispettive società  hanno deciso di non commentare l'indiscrezione, ma l'ipotesi sembra plausibile.
Di sicuro è innegabile l'accento che le consolle stanno mettendo sui servizi "accessori", tanto che il gaming sembra essere un aspetto di secondo piano. Già  adesso i 20 milioni di iscritti a Xbox Live possono accedere a Facebook, passeggiare per un centro commerciale virtuale in cui si vendono film e serie Tv e, pagando un plus, accedere a Netflix. "Si tratta di 20 milioni di sale da pranzo connesse", ha dichiarato Marc Whitten, general manager di Xbox Live. Allo stesso modo, gli utenti di Sony PlayStation possono collegarsi alla BBC e ai canali meteo, oppure accedere agli stream video di Netflix. Proprio quest'ultimo servizio è sbarcato di recente anche sulla Wii di Nintendo.
Tra le molte società  che vorrebbero trasportare la natura on-demand del web nelle case, i produttori di consolle sono i più interessati e attivi. Se si pensa che circa il 60% delle famiglie americane ne possiede una, è facile capire le motivazioni che spingono Microsoft, Sony e Nintendo. Microsoft ha dichiarato di aver venduto già  39 milioni di Xbox 360 nel mondo, circa le metà  di esse accede tutti i mesi a Xbox Live. Sono numeri da network via cavo più che da consolle per videogames. La società  non ha specificato quanti utenti accedono a contenuti premium come Netflix. Le funzionalità  basic del servizio, invece, sono gratuite. Microsoft riferisce che spesso si arriva a un milione di utenti connessi contemporaneamente, con un picco di 2,2 milioni raggiunto durante la settimana di Natale. Le cifre non sfigurano di fronte  a quelle dei più diffusi canali via cavo americani come TBS o Cartoon Network che, secondo Nielsen, in Usa raggiungono un milione di spettatori ogni giorno. C'è da dire che le società  di ricerca non analizzano i servizi per intero e gran parte degli utenti connessi via consolle è composta da gamers che, appunto, giocano: la comparazione dei numeri riguardo ai servizi video è solo indicativa del bacino di utenza potenziale. Non c'è dubbio, però, che le consolle stiano espandendo il loro dominio, aspetto evidente se si considera la visione del servizio secondo Whitten: "L'intrattenimento che vuoi, le persone care, dovunque tu sia".
L'aggiunta di Netflix nel 2008 è stato un passo importante all'interno del mercato dell'entertainment per Xbox, passo che forse è stato precursore degli odierni colloqui di Microsoft con i produttori di Hollywood. Senza riferire numeri precisi, Whitten ha dichiarato che i film in streaming e i servizi Tv sono "molto, molto popolari". Microsoft, è ormai palese, vuole essere un player più di peso nel mercato dei video e della televisione. Il general manager di Xbox Live non ha commentato i colloqui con Disney ma ha ribadito ancora che "ci sarà  molta sperimentazione riguardo ai modelli di business e ai diritti".
D'altro canto Disney non è la sola azienda interessata a vendere contenuti attraverso il mercato delle consolle. Molte società  distribuiscono serie Tv e film tramite l'online store di Microsoft, e quelle attive nel settore web video giocano la parte del leone. I produttori di consolle, però, devono fare ancora molta strada per essere considerati valide alternative alle Tv via cavo. Per ora possono aspirare a strappare agli utenti un po' del tempo speso per guardare la televisione "tradizionale".
Microsoft ha ottenuto buoni risultati con lo show online "1 vs. 100", arrivando a 100mila utenti contemporaneamente, secondo i dati forniti dall'azienda. Nella seconda stagione, cominciata a novembre 2009, gli episodi da due ore del programma sono programmati il mercoledì e il venerdì sera in Usa.

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Un presentatore, sotto forma di avatar, si occupa del commento live al programma. Il format, visto anche in Italia sulle reti Mediaset, vede un concorrente contro una gruppo di 100 altri giocatori. Diversamente dalla Tv, la versione per Xbox sostituisce ogni partecipante con un avatar dalle fattezze fumettistiche.
Un altro aspetto interessante di questi nuovi modelli di business è rappresentato dalla pubblicità . In Usa ci sono già  piccoli spot che interrompono i programmi su Xbox Live, spot che già  fruttano parecchio alle socità  di avrtising. Oltre alle clip pubblicitarie ci sono anche annunci sulle pagine del servizio, un po' come quelli delle classiche pagine web. Così facendom, le agenzie di pubblicità  sperano di poter raggiungere cifre simili a quelle date dalla Tv. Microsoft ha dichiarato che metà  degli utenti di Xbox Live utilizza già  i servizi di entertainment mentre il resto si dedica ai videogiochi in multiplayer. Le speranze del colosso di Redmond sono che i due gruppi si uniscano e la linea che li separa diventi sempre meno distinta.

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