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Flash è destinato all'abbandono, parola di Jobs

In un'intervista al Wall Street Journal, Steve Jobs ha risposto a chi derideva la dotazione hardware dell'iPad prendendosela con alcune tecnologie troppo esose in termini di risorse. Principale indiziato? Flash.

Autore: Andrea Sala

Pubblicato il: 23/02/2010

L'iPad è volutamente un dispositivo che rompe col passato. E rompere col passato per Steve Jobs è anche abbandonare le tecnologie più "antiche" e, secondo lui, sorpassate.
Il problema è che il CEO di Apple si riferisce a soluzioni ancora in uso come Flash di Adobe. In una recente intervista rilasciata al Wall Street Journal, Jobs ha definito Flash una tecnologia obsoleta, che assorbe troppa energia dai dispositivi e "moribonda". Ed è per questo che sull'iPad non arriverà  mai, e nemmeno sull'iPhone.
Qusto succederà  per un preciso motivo: se l'iPad senza supporto Flash ha un'autonomia dichiarata di 10 ore, con la riproduzione di video nel formato di Adobe la durata delle batterie si riduce drasticamente a 90 minuti, ha proseguito Jobs. L'iPad non è assolutamente un dispositivo poco potente, la colpa è, quindi, del software troppo superato. Jobs ha esortato anche ad abbandonare Flash e convertire i contenuti web totalmente in HTML, utilizzando per i video il formato H.264. Quest'ultimo, infatti, è decisamente migliore in termini di risorse richieste e mantiene inalterata la qualità .
Adobe, dal canto suo, ha risposto a Jobs ricordandogli che Flash è talmente moribondo che, ad oggi, è una delle tecnologie più diffuse in rete. Sarebbe poco intelligente lasciarlo fuori dai giochi, per quanto riguarda l'iPad e l'iPhone. Apple, com'è solita fare, difende strenuamente il neonato tablet e risponde colpo su colpo alle accuse che regolarmente piovono sull'iPad. Il mercato le darà  ragione?

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