"Sfatiamo le false voci relative alle foto nelle
inserzioni.
Si sono diffuse delle voci false secondo le quali
Facebook avrebbe iniziato ad usare le foto nelle inserzioni. Non credere a queste voci. Queste voci si riferivano alle applicazioni di terzi e non alle inserzioni visualizzate in Facebook. àˆ possibile che nelle Inserzioni di Facebook compaiano la tua immagine del profilo e il tuo nome, ma solo quando sono collegate ad un'azione sociale che hai effettivamente eseguito su Facebook (ad esempio se sei diventata fan di una Pagina).": si tratta del messaggio che compare in questo momento agli utenti del
social network che cliccano nelle
Impostazioni account, nella sottocategoria "Inserzioni di Facebook".
I vertici della società stanno quindi rispondendo alla bufera che sta colpendo il sito, accusato di non tutelare adeguatamente la
riservatezza dei dati degli utenti.
La
questione privacy, se poco tempo fa arrivava alle orecchie di un numero limitato di utenti, coloro che si informano maggiormente su quanto avviene e su ciò che viene detto relativamente al
mondo della rete, adesso ha raggiunto la maggior parte degli
iscritti al social network.
Minacce, gruppi e rà©clame del tipo "Cancelliamoci tutti da Facebook" stanno facendo preoccupare il
team management della società , che sfrutta quindi la
comunicazione interna al sito, ad esempio la sopracitata finestra, per comunicare con gli utenti e rasserenarli sulla sorte delle informazioni personali presenti nei loro profili.
Avevamo
raccontato ieri, a tal riguardo, della
riunione straordinaria indetta da Zuckerberg e colleghi: un summit d'emergenza focalizzato proprio sulla questione privacy e sul tormentone mediatico che sta colpendo il più popolare dei siti di
social networking. Per il 31 maggio è stato indetto l'
esodo day, il giorno dell'abbandono del sito da parte degli utenti.
Mentre in tanti si chiedono se sarà questa la freccia che farà cadere il gigante Facebook, da lontano qualcuno osserva attento e prende appunti.
Si tratta dell' "officina
MySpace", così
denominata tempo fa, quando aveva cominciato a far parlare di sà©, grazie ad un
restyling destinato a far uscire dall'ombra quello che fu il primo social network a diventare famoso.
Fra le parole-chiave del nuovo ciclo c'era la musica: il team management di MySpace aveva infatti intenzione di puntare su una versione del sito, incentrato sulla condivisione di
brani musicali; tenendo conto dello strapotere di Facebook e dell'avanzata costante di Twitter, la logica aveva spinto i vertici di MySpace a cercare di ricavarsi una nicchia nella quale piantare la propria bandierina. Differenziarsi per essere competitivi, quindi.
Eppure il bombardamento che sta avvenendo contro il sito di Zuckerberg potrebbe ridare linfa vitale al vecchio MySpace, tanto apprezzato, quanto dimenticato in fretta dagli utenti iscritti.
Deve essere stato questo il pensiero di
Mike Jones, Co-Presidente di MySpace, quando ha deciso di diramare un
comunicato per presentare l'
offerta del suo sito in materia di privacy.Un annuncio, quello di Jones, che si propone di informare gli utenti dei prossimi
cambiamenti per quel che concerne la privacy e riguardo le caratteristiche core del social network.
A proposito della
riservatezza dei dati, il manager sottolinea l'importanza attribuita a questo elemento da parte del sito, tanto che sarà permesso agli iscritti di scegliere in
maniera selettiva quali informazioni personali mostrare e a chi, scegliendo anche a seconda dell'età dell'utente che li potrà visualizzare. Oltre a questo è esplicitamente affermato come, in caso di variazioni alla
regolamentazione, le impostazioni sulla privacy precedenti resteranno tali e quali.
Questo punto mira, verosimilmente, ad attirare l'attenzione degli utenti di Facebook, che si sono spesso lamentati dell'applicazione di nuovi
regolamenti a loro insaputa.
MySpace vuole quindi andare a pescare nel mare degli utenti scontenti del
social network rivale e, per realizzare ciò, utilizza proprio l'esca che, al momento, sembra quella più appetibile: la privacy. Ce la farà ?
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