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Ricovero coatto per un 16enne, dipendente dai videogames

A Liguria, un 16enne è stato sottoposto a ricovero sanitario obbligatorio per dipendenza dai videogames. Aveva manifestato un comportamento violento dopo che il padre gli aveva spento il Pc per farlo smettere di giocare.

Autore: Santina Buscemi

Pubblicato il: 07/07/2010

Due lati della stessa medaglia. I videogiochi fanno male o bene?
Avevamo raccontato poco tempo fa di una peculiare cura, assegnata da un medico londinese ad un giovane paziente. Il ragazzino, con disturbi alla vista, avrebbe dovuto giocare ai videogames due ore al giorno, così da far esercitare l'occhio che gli causava problemi.
Adesso un episodio, capitato ugualmente ad un adolescente, catapulta la situazione dal lato opposto, mostrando questo hobby come un rischio. Un serio rischio, a dire il vero.
Il fatto è avvenuto in Liguria: un 16enne è stato ricoverato all'ospedale di Lavagna, nella riviera di Levante, nel reparto psichiatrico per "gravi anomalie comportamentali". La causa del comportamento minaccioso del ragazzo sarebbero proprio i videogames: trascorreva infatti giornate intere davanti al video.
Erano i giochi di ruolo la tipologia di videogames preferita dal ragazzo, amata al punto da dimenticarsi di tutto il resto, famiglia e amici compresi.
Dopo un diverbio col padre, che lo invitava a smettere di giocare e, per farlo reagire, ha spento il Pc, il ragazzo lo ha aggredito. Il comportamento violento è stato quindi la causa del trattamento sanitario obbligatorio presso la clinica.
A seguito dell'aggressione al genitore, sono intervenuti i poliziotti che hanno cercato di convincerlo a ricoverarsi. Per accompagnare in ospedale il ragazzo, sono però dovuti intervenire assistenti sociali, medici della Croce Rossa, vigili urbani, oltre che i poliziotti.
Le richieste di allontanarsi dal Pc, da parte degli esperti presenti, hanno provocato una violenta crisi isterica nel 16enne, che gridava "Non voglio, no!", aggrappandosi con forza al tavolo del computer. 
In ospedale, nella cartella clinica, è stato scritto "dipendenza da Pc, a rischio di autolesionismo".
Una storia che apre tanti interrogativi dinanzi a questa realtà  e farà  verosimilmente allarmare i genitori di tutti quegli adolescenti che sono particolarmente appassionati di videogiochi.

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