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Gli sviluppatori dicono sì ad Android sui tablet

Una ricerca IDC-Accelerator rivela che gli sviluppatori di App si interessano sempre più ad Android sui tablet, complice anche il prezzo basso dei device in questione. E' quasi un testa a testa con iOS di Apple.

Autore: Andrea Sala

Pubblicato il: 27/01/2011

Agli sviluppatori i tablet piacciono e l'ultima ricerca IDC-Accelerator lo dimostra. La situazione fotografata dal report, in particolare, rivela un quasi testa a testa fra iOS di Apple e Android di Google, com'era prevedibile.
I due OS, infatti, sono presenti sia su smartphone che su tablet e rappresentano un fertile terreno di sviluppo per i creatori di App, viste le discrete potenzialità  hardware e la diffusione crescente dei nuovi device touch.
Come dicevamo più sopra, iPad resta il più apprezzato dai developpers con l'87% di preferenze sul campione intervistato.
Android 3.0 Honeycomb, speciale release dell'OS destinata proprio ai tablet di svariati produttori, convince già  il 74% degli sviluppatori coinvolti nella ricerca, in crescita dal 62% dell'anno passato.
Più oltre troviamo Playbook di RIM, con il 28% e webOS, l'OS sviluppato da Palm e ora di proprietà  di HP, con il 16%.
Se Apple continua a detenere il primo posto tra gli sviluppatori, molti pensano che Android 3.0 potrà  davvero mescolare le carte in tavola.
Punto di forza dell'OS di Google è che non impatterà  significativamente sui prezzi dei device che lo adotteranno. Gli intervistati, infatti, pensano che proprio la politica di pricing adottata dai produttori hardware farà  la differenza nel determinare il successo dei tablet Android-based: si parla di prezzi di listino sotto i 200 dollari e persino sotto i 100 dollari.
I programmatori, poi, si aspettano molto dalla release 3.0 dell'OS: Google ha fatto attendere molto per una versione di Android adattata a schermi più grandi e specifiche tecniche superiori. 
Il 2011 sembra essere l'anno definitivo per Android sui tablet, anche se, per ora, iPhone e iPad occupano i pensieri della stragrande maggioranza degli sviluppatori.

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