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Gioventù ribelle, il gioco per i 150 anni dell'Unità  d'Italia, rimosso dal web

Gioventù ribelle, il gioco creato per festeggiare il 150°anniversario dell'Unità  d'Italia, è stato rimosso dal web a causa delle critiche ricevute.

Autore: Chiara Bernasconi

Pubblicato il: 25/03/2011

Il gioco creato per festeggiare i 150 anni dell'Unità  d'Italia dal titolo "Gioventù ribelle" è stato rimosso dal web a causa delle numerose critiche ricevute.
Il gioco, nei giorni scorsi, era stato giudicato negativamente da diverse associazioni e persino dal Ministero della Gioventù che ne aveva supportato l'uscita.
Secondo alcune indiscrezioni, il game era stato realizzato in maniera non professionale da alcuni studenti e dai loro professori.
In un comunicato degli sviluppatori, è possibile leggere quanto segue: "la demo alfa non è più scaricabile, pubblicheremo il prodotto una volta ultimato".
Il coordinatore del progetto Raoul Carbone ha dichiarato comunque che il compito di Gioventù Ribelle era quello di "sensibilizzare i possibili investitori italiani su un fatto importante: i videogiochi rappresentano un'opportunità  economica, che nel resto del mondo viene sfruttata ma che nel nostro Paese è ancora ignorata dai più. Grazie alle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità  d'Italia, il compito è stato portato a termine con successo, perchà© di videogiochi in Italia si è finalmente cominciato a parlare, sempre in termini positivi in conformità  dello spirito didattico e solo culturale del progetto, almeno fino alle successive strumentalizzazioni, come dimostrano diversi servizi televisivi e articoli usciti su quotidiani nazionali. L'operazione inoltre ha già  funzionato. A seguito del lancio del progetto, infatti, Confindustria sta ricevendo molti e significativi interessi da parte di grandi e medie aziende italiane, che si stanno dichiarando pronte a valutare la possibilità  di investire nella produzione di videogiochi made in Italy. Credo che questa sia la risposta vera e importante che il progetto voleva ottenere e che può risolversi in opportunità  di occupazione per molti giovani interessati al settore del game development".
Nel frattempo, comunque, il progetto continua e il Ministero della Gioventù ha dichiarato a riguardo: "solo alla fine dell'anno potremo conoscere il risultato ultimo e la sua qualità , essendo open source, dipenderà  anche da quanti avranno la voglia e il coraggio di contribuirvi con proprie risorse tecniche, scientifiche, economiche, culturali".



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