Il gioco creato per festeggiare
i 150 anni dell'Unità d'Italia dal titolo "
Gioventù ribelle" è stato
rimosso dal web a causa delle numerose critiche ricevute.
Il gioco, nei giorni scorsi, era stato giudicato negativamente da diverse associazioni e persino dal
Ministero della Gioventù che ne aveva supportato l'uscita.
Secondo alcune indiscrezioni, il game era stato realizzato in maniera non professionale da alcuni studenti e dai loro professori.
In un comunicato degli sviluppatori, è possibile leggere quanto segue: "la demo alfa non è più scaricabile, pubblicheremo il prodotto una volta ultimato".
Il coordinatore del progetto
Raoul Carbone ha dichiarato comunque che il compito di Gioventù Ribelle era quello di "sensibilizzare i possibili investitori italiani su un fatto importante: i videogiochi rappresentano un'opportunità economica, che nel resto del mondo viene sfruttata ma che nel nostro Paese è ancora ignorata dai più. Grazie alle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il compito è stato portato a termine con successo, perchà© di videogiochi in Italia si è finalmente cominciato a parlare, sempre in termini positivi in conformità dello spirito didattico e solo culturale del progetto, almeno fino alle successive strumentalizzazioni, come dimostrano diversi servizi televisivi e articoli usciti su quotidiani nazionali. L'operazione inoltre ha già funzionato. A seguito del lancio del progetto, infatti,
Confindustria sta ricevendo molti e significativi interessi da parte di grandi e medie aziende italiane, che si stanno dichiarando pronte a valutare la possibilità di investire nella produzione di videogiochi made in Italy. Credo che questa sia la risposta vera e importante che il progetto voleva ottenere e che può risolversi in opportunità di occupazione per molti giovani interessati al settore del game development".
Nel frattempo, comunque, il progetto continua e il Ministero della Gioventù ha dichiarato a riguardo: "solo alla fine dell'anno potremo conoscere il risultato ultimo e la sua qualità , essendo open source, dipenderà anche da quanti avranno la voglia e il coraggio di contribuirvi con proprie risorse tecniche, scientifiche, economiche, culturali".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.