Negli Stati Uniti e in Europa,
Apple è stata denunciata per aver perseguito, insieme a cinque editori, una
politica di tipo anticoncorrenziale al fine di limitare Amazon e altri rivali. Secondo quanto affermato dall'accusa, nella
biografia di Steve Jobs scritta da
Walter Isaacson si troverebbero le prove della
politica di antagonismo messa in atto dagli editori nei confronti di Amazon a causa dell'atteggiamento di quest'ultimo
particolarmente favorevole ai consumatori.
L'accordo tra il Colosso di Cupertino e gli editori (che sono
HarperCollins, Hachette, Macmillan, Penguin e Simon & Schuster) prevedrebbe quindi che siano gli
editori stessi a stabilire il prezzo a cui vengono venduti al pubblico gli eBook,
cedendo al rivenditore il 30% dell'incasso.
In particolare, secondo la denuncia, dopo il rilascio sul mercato di
iPad e
iBooks, gli editori chiamati in causa avrebbero
aumentato il prezzo degli eBook dal 30 al 50%. Si tratta certamente di un
comportamento anticoncorrenziale che avrebbe
aumentato esponenzialmente il costo dei libri digitali, tanto che in qualche caso è stato superato persino il prezzo dei libri cartacei.
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