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In arrivo il cellulare che funziona senza batteria

L'Università di Washington di Seattle ha progettato un telefono senza batteria, che può ricavare l'energia necessaria dall'ambiente sotto forma di luce e radiazioni elettromagnetiche.

Autore: redazione smartphone e app

Pubblicato il: 07/07/2017

L'Università di Washington di Seattle ha progettato un telefono senza batteria.
I ricercatori hanno messo a punto un prototipo grezzo, che può ricavare l'energia necessaria dall'ambiente sotto forma di luce e radiazioni elettromagnetiche.
Gli scienziati hanno presentato i risultati della ricerca, finanziata anche dalla National science foundation e Google faculty research awards.
Il “battery free cellphone” funziona come una specie di walkie talkie. Bisogna premere un pulsante per passare dalla modalità ascolto a quella per trasmettere.
Ma come fa senza batteria? Il trucco è stato delegare una delle principali funzioni del dispositivo: la trasformazione del segnale da analogico (la nostra voce), in digitale (il segnale trasmesso e ricevuto tra due telefoni) e viceversa.
Secondo i ricercatori, ciò abbatterebbe enormemente il fabbisogno di energia cellulare, tanto che il suo “budget” ammonta ad appena 3,5 microwatt. Un milione di volte in meno rispetto a un normale smartphone. Per telefonare se ne spendono circa una decina, circa diecimila volte di meno rispetto a un cellulare tradizionale.
Il sistema con il quale funziona risale addirittura alla Guerra fredda. È la tecnologia backscatter che sfrutta una sorta di eco: il microfono e lo speaker riflettono le onde radio che arrivano dalla sorgente (la nostra bocca o dal trasmettitore radio). Lo stesso tipo di meccanismo fu utilizzato durante dalle spie sovietiche.
Anche per il nuovo prototipo, la potenza necessaria proviene dalle onde radio.
Il fornitore, in questo caso, è la stessa base attraverso la quale passa la conversazione telefonica, che può sostenere il telefono fino a circa dieci metri di distanza. L'altra opzione è la celletta fotovoltaica grande come un chicco di riso. Con questa, il dispositivo è stato in grado di comunicare con una base a 15 metri di distanza.
Bryce Kellogg, coautore della ricerca, ha così dichiarato: “Dai segnali radio o dalla luce dell'ambiente si possono raccogliere da 1 a 10 microwatt, quindi è stato veramente difficile ottenere un telefono funzionante in tempo reale”. Questo perché la tecnologia senza batteria prevede che l'energia, per funzionare, venga fornita in maniera costante dalla sorgente.
La soluzione è snza dubbio a basso costo ed ecologica, ma esistono anche degli aspetti negativi.
Per esempio, il telefono non si può allontanare troppo senza perdere il segnale, un po' come i cordless casalinghi. Per questo, secondo i suoi ideatori, è necessario che, un giorno, questi pontisiano sparsi un po' dappertutto per formare una rete di comunicazione adatta ai cellulari senza batteria:
Vamsi Talla, altro co-autore, ha così commentato: “Potete immaginare che nel futuro la tecnologia della nostra base sia inserita nelle torri dei ripetitori di segnale o nei router Wi-fi. E se in ogni casa c'è un router Wi-fi avrete ovunque la copertura per il vostro cellulare battery-free”.
Il team ora si concentrerà sul miglioramento dell'area di operatività e sulla sicurezza delle conversazioni, per renderle criptate e quindi sicure, nonchè sull'aggiunta di uno schermo e-ink, come quello dei lettori e-book, quindi a basso consumo, e predisporlo per lo streaming video.








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