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Europe for Creators: la campagna a supporto della direttiva europea sul copyright

"Il nodo della questione è il dibattuto articolo 13 della Direttiva, che chiarisce la responsabilità delle piattaforme di condivisione dei contenuti in termini di tutela del diritto d’autore".

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 11/09/2018

Prosegue “EUROPE FOR CREATORS”, la campagna promossa da una coalizione paneuropea di cittadini, autori, artisti e circa 250 organizzazioni a favore della Direttiva Europea sul Copyright, in discussione a Strasburgo in questi giorni.
L’obiettivo di fondo del movimento paneuropeo, che punta a coinvolgere e mobilitare l’opinione pubblica e i decision-makers in un folto calendario di dibattiti, appelli ed eventi, resta quello di contrastare la minaccia crescente del “Value Gap”, il divario tra quanto viene generato dai contenuti creativi in rete e quanto viene restituito a chi ha creato quei contenuti. Una battaglia, questa, che anche la nostra SIAE sta combattendo in prima linea da mesi. 
Parte della più generale Strategia per il Mercato Unico Digitale adottata nel 2015, la Direttiva sul Copyright risponde all’esigenza di riformare la disciplina comunitaria sul diritto d’autore – finora ferma al 2001 – alla luce delle nuove tecnologie e della crescita delle piattaforme online, estendendo la protezione dei contenuti creativi al nuovo ambiente digitale. Dopo i 318 voti contrari nella seduta plenaria del Parlamento Europeo lo scorso 5 luglio, il voto sul testo della Direttiva è stato rinviato al prossimo 12 settembre.
"È in questo scenario che si muove la campagna “EUROPE FOR CREATORS”, che intende – si legge in un comunicato – portare avanti un’operazione di sensibilizzazione e corretta informazione contro le distorsioni e le fake news diffuse nelle scorse settimane. Il nodo della questione è il dibattuto articolo 13 della Direttiva, che chiarisce la responsabilità delle piattaforme di condivisione dei contenuti in termini di tutela del diritto d’autore. Tra queste si trovano, ad esempio, Facebook e Youtube(Google), finora esentate da ogni onere nei confronti dei titolari di copyright in virtù del cosiddetto regime di “Safe Harbor” istituito nel 2000 con la Direttiva sull’ e-commerce. Qualora approvato, l’articolo 13 introdurrebbe regole più stringenti nella negoziazione delle licenze tra i titolari dei diritti e i “giganti del web”, che ad oggi possono invece sottrarsi a questo obbligo, o decidere a loro discrezione se e come negoziare. Condizioni eque di negoziazione, trasparenza negli accordi di licenza e tutela dell’industria culturale creativa in Europa – che vale, come sottolinea nel comunicato Véronique Desbrosses, General Manager di GESAC, 536 miliardi di euro all’anno, e dà lavoro a più di 12 milioni di persone – sono i principi che ispirano l’azione collettiva di EUROPE FOR CREATORS".

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